La storia del gatto Bongo: trovare una nuova famiglia a 15 anni!

6 marzo 2011 | 23:00
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La storia del gatto Bongo: trovare una nuova famiglia a 15 anni!

BongoQuesta settimana vi parliamo con piacere di un favoloso happy end che arriva direttamente dal Gattile di Monza gestito dall’E.N.P.A. (Ente Nazionale Protezione Animali Sezione Monza & Brianza). La notizia riguarda Bongo un favoloso micio non più cucciolo ma piuttosto un “nonnino”, dal mantello bianco e rosso, occhi gialli come l’ambra, all’anagrafe 15 anni compiuti.

BongoQuesta settimana vi parliamo con piacere di un favoloso happy end che arriva direttamente dal Gattile di Monza gestito dall’E.N.P.A. (Ente Nazionale Protezione Animali Sezione Monza & Brianza). La notizia riguarda Bongo un favoloso micio non più cucciolo ma piuttosto un “nonnino”, dal mantello bianco e rosso, occhi gialli come l’ambra, all’anagrafe 15 anni compiuti.

Cominciamo dall’inizio…. Nel mese di gennaio il canile riceve la telefonata disperata di una signora in quanto a causa delle condizioni di salute del marito sembra costretta a doversi separare dall’adorato compagno felino. Due operatori Enpa decidono di recarsi direttamente a casa della famiglia per verificare l’effettiva situazione consapevoli della difficile ricollocazione di un micio con “qualche anno in più”.

La maggior parte delle persone che decide di adottare un micio tendenzialmente scarta a priori l’idea di accogliere un micio più adulto nel timore che esso non riesca ad adattarsi, che abbia delle abitudini consolidate e soprattutto nell’angoscia di affezionarsi a chi non trascorrerà 20 anni della sua vita con noi.

Purtroppo la situazione rilevata dal sopralluogo Enpa non lascia molte speranze: il proprietario di Bongo ha una gravissima forma d’asma e l’unica soluzione è trovare una nuova casa al micione, nella disperazione dell’intera famiglia. Così viene proposto alla mamma umana di Bongo di portarlo il sabato pomeriggio presso la struttura Enpa nella speranza di ricollocarlo direttamente in nuova casa evitandogli il passaggio in un box.

Dovete sapere che per i mici è davvero traumatico l’inserimento in gattile e soprattutto pensate a chi come Bongo trascorre da 15 anni le sue giornate tra divano e letto ritrovarsi poi dietro una gabbia!

A volte i mici smettono di mangiare con l’aggravante, nel caso di mici sovrappeso come sono spesso i gatti adulti che vivono in casa, che possano sviluppare a causa dell’inappetenza malattie al fegato la cui prognosi è infausta.

Così Bongo viene per due sabati di fila in gattile e viene proposto alle famiglie che si recano presso la struttura in cerca di un compagno felino. Tutti sembrano a prima vista innamorarsi di lui e della sua situazione triste ma nessuno si convince nel dargli una possibilità.

Questo fino a sabato 12 febbraio, giorno in cui inizia la nuova vita di Bongo, quando arrivano in gattile Simona e Davide. Ancora provati dalla perdita del loro micio Tommy, vissuto sino all’età di 24 anni, vengono in gattile alla ricerca di un nuovo ospite a cui donare amore ed affetto.

Ci raccontano che la loro prima reazione alla morte dell’anziano micio era stata quella di chiudersi nel dolore: ” probabilmente è normale, ogni piccola cosa ti ricorda lui, la sua dolce presenza in casa e vivere la sua mancanza nella quotidianità di tutti i giorni è terribile, ti sale un senso di vuoto…ma poi ti scatta qualcosa dentro, capisci che noi siamo stati tanto fortunati ad avere lui accanto in tutti questi anni, ad aver condiviso con lui la nostra vita, le nostre emozioni e tutto l’amore che ci ha lasciato è grande, tanto grande da poterlo donare a qualcun altro, purtroppo meno fortunato di lui per varie vicissitudini”.

Vengono presentati loro tutti gli ospiti del gattile tra cui Bongo nella speranza, visto che i ragazzi dicono esplicitamente di volere un gatto adulto e tranquillo, che sia arrivato anche il suo momento.

Senza esitazione decidono per lui portandolo a casa immediatamente!

Ci racconta Simona che le prime notti piangeva sentendo sicuramente la mancanza della sua vecchia casa e delle persone con cui è cresciuto, ma a distanza di pochi giorni possiamo dire che finalmente nella sua nuova casetta si sente protetto e sicuro, ha preso confidenza con tutto ed è davvero mansueto e dolcissimo, cerca sempre le coccole e non tira fuori le unghie nemmeno sotto tortura, quando lo guardano mentre si mette con la schiena sul tappeto per farsi grattare il pancino (pancione) facendo tantissime fusa.

Continua Simona: “Le conquiste, i traguardi raggiunti con un gatto anziano poi, ti danno una gioia doppia, ci vuole un pò più tempo per conquistare la sua fiducia, ma poi quando si fida di te vale doppio, non si fida per ingenuità ma perché è sicuro di potersi fidare, sente che gli vuoi bene e si instaura così un rapporto molto forte, un rapporto indissolubile…quando si fidano cercano poi di adattarsi al meglio alle tue abitudini, capiscono l’ora in cui ti svegli, l’ora in cui vai a lavoro, l’ora in cui torni e vivono la giornata in simbiosi con te, con i tuoi ritmi”.

C’è poi un aspetto meramente pratico, un gatto anziano è molto più tranquillo di uno giovane, per cui ci sono buone probabilità che si asterrà dal distruggere una casa (avendone magari già distrutte altre in passato) adattandosi molto meglio ai ritmi di chi lavora tempo pieno e quando torna la sera stanco dal lavoro ha solo voglia di accoccolarsi sul divano con un bel micione sulle gambe!

In foto: Bongo nella sua nuova casa