Monza: resta in carcere lo zio pedofilo, trovate innumerevoli prove sul suo pc

8 marzo 2011 | 23:03
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Monza: resta in carcere lo zio pedofilo, trovate innumerevoli prove sul suo pc

Stalking-MBIl suo pc contiene numerosi filmati e fotografie pornografiche della nipotina, ed il Gip del Tribunale di Milano ha emesso una nuova ordinanza di custodia cautelare, contro il pedofilo che stuprava l’adolescente.

Stalking-MBIl suo pc contiene numerosi filmati e fotografie pornografiche della nipotina, ed il Gip del Tribunale di Milano ha emesso una nuova ordinanza di custodia cautelare, contro il pedofilo che stuprava l’adolescente.

Ha il volto di chi dovrebbe pensare a proteggere, il pedofilo stupratore arrestato un mese fa dai carabinieri di Monza, con l’accusa di violenza sessuale nei confronti di sua nipote, invece era il suo aguzzino. Giovanni B., tarantino di 48enne residente a La Spezia, attualmente detenuto presso la casa circondariale di Monza, è ormai definitivamente inchiodato dalle prove rinvenute sul suo pc, che vanno a confermare la denuncia sporta da sua nipote, una ragazzina di 15 anni. Lo scorso ottobre, l’adolescente monzese si è presentata in caserma per denunciare la violenza, dopo mesi di terrore trascorsi nel silenzio.

Due anni fa, la ragazzina ha raccontato di aver conosciuto un ragazzo in chat, e di essersene invaghita. Le richieste dello spasimante però, si erano fatte via via sempre più spinte e lei, che gli aveva inviato qualche fotografia un po’ ammiccante, si era rivolta allo zio “giovanile” per chiedere aiuto. L’uomo si era immediatamente reso disponibile, pregando la nipote di mandare tutte e promettendole di risolvere insieme la questione. Alla prima riunione di famiglia, con una scusa, l’uomo ha trovato il modo di rimanere solo con lei, obbligandola ad avere rapporti sessuali che riprendeva con la videocamera ed il telefonino. Le violenze sono continuate per due anni, nei quali lo zio ha ricattato la ragazzina minacciandola di raccontare tutto ai suoi genitori ed obbligandola anche a spettacoli on-line quando rientrava a La Spezia.

Arrestato subito dopo la denuncia, Giovanni è stato arrestato dai carabinieri di Monza, ed è stato scoperto anche come il gestore del finto profilo con cui la nipote era stata inizialmente adescata. Ieri mattina, al termine delle indagini svolte sui suoi supporti informatici, risultati colmi di video delle violenze, per lui è scattata una nuova ordinanza di custodia.