Monza: ricettava auto rubate, gettava gli olii nei tombini, arrestato autodemolitore

A seguito di numerosi furti verificatisi negli ultimi mesi in tutta la Brianza, alcune attività investigative della Compagnia Carabinieri di Monza, si sono concentrate sulla loro destinazione post-furto. Nell’ambito di questa indagine, sabato mattina, i militari del Nucleo Radiomobile hanno sequestrato una vasta area di demolizione, in viale delle Industrie, ed arrestato il titolare, D. C., 30enne monzese e pregiudicato.
A seguito di numerosi furti verificatisi negli ultimi mesi in tutta la Brianza, alcune attività investigative della Compagnia Carabinieri di Monza, si sono concentrate sulla loro destinazione post-furto. Nell’ambito di questa indagine, sabato mattina, i militari del Nucleo Radiomobile hanno sequestrato una vasta area di demolizione, in viale delle Industrie, ed arrestato il titolare, D. C., 30enne monzese e pregiudicato.
Alcuni furti denunciati ad Arcore, nelle scorse settimane, hanno portato i militari ad osservare le attività di D.C. che, insieme ad alcuni complici, si era dedicato allo smantellamento ed alla rivendita di pezzi di vetture rubate, per poi procedere alla demolizione delle carcasse.
Sabato mattina i carabinieri hanno fatto irruzione nell’area, scovando il titolare alle prese con lo smantellamento di una Bmw X3 risultata rubata lo scorso 16 febbraio, proprio ad Arcore. Durante la perquisizione del sito, i militari hanno inoltre rinvenuto pezzi di vetture smontate e pronti alla rivendita, riconducibili a circa 200 veicoli, un autocarro Renault Mascott senza targa, rubato a Monza lo scorso novembre ed una Golf, anch’essa rubata a Monza il 6 gennaio. Unitamente agli agenti della Polizia Provinciale, sono inoltre state verificate alcune violazioni di specifiche norme relative allo smaltimento di rifiuti speciali.
D. C., incurante dei danni ambientali arrecati, era solito svuotare gli olii residui delle vetture direttamente nei tombini, avendo l’ardire di esibire a grandi lettere un’insegna riportante la scritta “Centro Ecologico Europeo”. L’intera area, data la rilevanza penale di tali violazioni, è stata posta sotto sequestro. Sono in corso accertamenti anche un mezzo con targa bulgaran che si trovata parcheggiato davanti al cancello del demolitore. Se D. C. avesse rivenduto i pezzi rubati anche all’estero, per lui si configurerebbe anche il reato di ricettazione internazionale.