Muggiò, l’amministrazione difende i rincari sul sociale. «Aumenti necessari»

La ‘stangata’, come l’ha ribattezzata la minoranza muggiorese, alle tariffe sociali, voluta dalla giunta Zanantoni, ha provocato gli inevitabili strascichi di rito. Gli aumenti, dal trasporto per disabili all’asilo nido, passando per i centri estivi e lo ‘spazio gioco’, sono oggettivi e, in certi casi, toccano vette del 70%.
La ‘stangata’, come l’ha ribattezzata la minoranza muggiorese, alle tariffe sociali, voluta dalla giunta Zanantoni, ha provocato gli inevitabili strascichi di rito. Gli aumenti, dal trasporto per disabili all’asilo nido, passando per i centri estivi e lo ‘spazio gioco’, sono oggettivi e, in certi casi, toccano vette del 70%.
Insomma, quello che si chiederanno i cittadini sarà: come si è arrivati alle aggiunte sopraccitate? È Michele Messina, assessore ai Servizi sociali, coadiuvato da Lucia Negretti, dirigente Politiche per la persona, a spiegarcelo.
«Da troppi anni non si metteva mano a queste tariffe e, di conseguenza, ora gli aumenti sono cospicui. – definisce Messina – Sono cresciute tutte le tariffe e abbiamo scelto di non togliere alcun servizio, nemmeno quelli non obbligatori, come lo ‘spazio gioco’ e i trasporti. Un’amministrazione, specialmente al netto dei tagli finanziari recentemente imposti dal governo, non può più permettersi di recuperare solo 19.000 euro su 190.000 che investe (servizio trasporti, ndr). Fino a qualche anno fa una legge garantiva ai comuni il recupero del 33% delle spese inerenti ai servizi sociali non obbligatori, gli aumenti applicati, nonostante aliquote considerevoli, tuteleranno i costi solo fino al 20%. Un dato eloquente».
Sono stati, specialmente, i rialzi sul servizio trasporto disabili a fare discutere. «L’aspetto più interessante scaturito attraverso gli incontri con gli operatori di settore, è che molte di queste famiglie approfittavano del servizio, grazie al costo basso dello stesso; i volontari hanno notato e riferito che diverse di loro avrebbero la possibilità di provvedere autonomamente al trasporto, grazie ad autovetture di proprietà o a congiunti nullafacenti o, comunque, a disposizione. L’obiettivo di questo aumento è anche scremare le situazioni e individuare chi ha realmente bisogno del servizio; abbiamo già, infatti, registrato due rinunce».