Seconda linea inceneritore di Trezzo d’Adda: incontro con assessori regionali Daniele Belotti e Marcello Raimondi

“La procedura di Valutazione d’Impatto Ambientale è tuttora in corso e in fase di istruttoria e fino a quando non si sarà conclusa, non sarà possibile prendere alcuna decisione: le normative sono chiare, non possono essere violate e la Regione deve agire nel pieno rispetto della legge”.
“La procedura di Valutazione d’Impatto Ambientale è tuttora in corso e in fase di istruttoria e fino a quando non si sarà conclusa, non sarà possibile prendere alcuna decisione: le normative sono chiare, non possono essere violate e la Regione deve agire nel pieno rispetto della legge”.
Lo hanno detto oggi gli Assessori regionali al Territorio Daniele Belotti (Lega Nord) e all’Ambiente e Reti Marcello Raimondi (PdL), intervenendo in Commissione Ambiente a un incontro sul progetto di raddoppio dell’inceneritore di Trezzo d’Adda al quale erano presenti anche i sindaci di Trezzo d’Adda Danilo Villa e il sindaco di Grezzago Vittorio Mapelli. In particolare era stato proprio il sindaco di Grezzago a chiedere la possibilità di sospendere la proceduta di VIA e l’assunzione di provvedimenti amministrativi in grado di bloccare il raddoppio dell’inceneritore.
“Le procedure vanno rispettate negli iter e nei tempi che richiedono –ha evidenziato a sua volta il presidente della Commissione Giosuè Frosio (Lega Nord)- ma Regione Lombardia ha espresso chiaramente la volontà politica di accogliere per quanto possibile le richieste del territorio in merito alla necessità di riconsiderare il potenziamento di questo impianto. Ora chiederemo formalmente al presidente della Provincia di Milano di inviare al più presto alla Giunta regionale una proposta di modifica al Piano provinciale dei rifiuti, così da poter intervenire concretamente”.
L’assessore regionale Daniele Belotti ha quindi evidenziato come sul tema dei rifiuti occorra oggi una operazione culturale profonda: “Rifiuti a chilometro zero, smaltiti direttamente nei Comuni dove vengono prodotti, con tanti piccoli impianti controllati, sicuri e innovativi. Deve essere questo l’obiettivo verso cui dirigerci –ha spiegato l’assessore- consapevoli che in questo modo i rifiuti possono paradossalmente diventare anche una risorsa in termini ambientali e occupazionali”. Sul raddoppio dell’inceneritore di Trezzo d’Adda, Belotti ha quindi aggiunto: “Questo impianto si rende necessario stando al Piano provinciale dei rifiuti predisposto dall’allora commissario Filippo Penati: Regione Lombardia sta invece valutando nel nuovo piano regionale di gestione dei rifiuti la possibilità di razionalizzare gli impianti esistenti senza crearne di nuovi, anche attraverso il potenziamento della raccolta differenziata e l’abbassamento della produzione di rifiuti e con l’obiettivo del raggiungimento dell’autosufficienza provinciale”.
Arianna Cavicchioli (PD) ha lamentato come “alle condivisibili dichiarazioni di buona volontà politica, purtroppo ancora una volta purtroppo non corrispondano decisioni e atti amministrativi concreti”, mentre Fabio Pizzul (PD) ha sollecitato “il coinvolgimento della Provincia di Milano per capire quali siano le reali intenzioni dell’ente provinciale sull’impianto di Trezzo e per concordare una eventuale strategia comune”.