Villa Reale, bando procede. Regione è per la stretta finale, Monza si adegua

25 marzo 2011 | 23:05
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Villa Reale, bando procede. Regione è per la stretta finale, Monza si adegua

Monza-Villa-Reale-MBIl cavillo burocratico, per usare l’espressione proposta dalla minoranza monzese, che impediva la realizzazione effettiva del bando per la privatizzazione di Villa Reale è stato risolto mercoledì mattina, nel corso di riunione tra i vertici del Consorzio per la gestione della reggia brianzola e Regione Lombardia.

Monza-Villa-Reale-MBIl cavillo burocratico, per usare l’espressione proposta dalla minoranza monzese, che impediva la realizzazione effettiva del bando per la privatizzazione di Villa Reale è stato risolto mercoledì mattina, nel corso di riunione tra i vertici del Consorzio per la gestione della reggia brianzola e Regione Lombardia.

Già ieri, ai nostri taccuini, Francesco Magnano, sottosegretario regionale del Presidente Attrattività e promozione del territorio, geometra di Arcore, nonché uomo di fiducia del premier, aveva manifestato una trasparente tranquillità e assicurato che «entro dieci giorni avremo il nome del gestore, il bando procede con assoluta normalità, non vi è alcun vizio procedurale».

Infatti, una volta individuato il problema, l’ultimo in ordine di tempo, cioè il (non) passaggio di consegne tra i 4 enti proprietari della Villa e il Consorzio, i soggetti di Regione hanno sfilato in comune e risolto, in due giorni, le grane.

L’impressione, che attanaglia i tanti affezionati alle sorti della Villa piermariniana, è che Monza e, conseguentemente, l’amministrazione del capoluogo della Brianza, siano stati messi in panchina. Il deus ex machina della questione è lo stesso Mangano, che tesse i fili dal Pirellone, lasciando la trincea e il ‘lavoro sporco’ a Marco Mariani, sindaco di Monza e presidente del Consorzio, che lunedì sera, nel corso dell’ennesimo consiglio comunale dedicato a Villa Reale, pelerà qualche altra gatta politica.

Arriveranno tutti preparati, o così giurano, da una parte Mariani e dall’altra la minoranza, pronti a scapicollarsi per un gioco già giocato, e che non ammette repliche; comparse di scena, così come gli oltre 12mila firmatari del comitato ‘La Villa Reale è anche mia’, indomiti, apparsi ancora alla corte di Fini e Letta, armati di stendardi e di buona volontà, decisi ad arrivare al Quirinale, ottimisti, ammesso che tra Libia Giappone e unità d’Italia ci scappi un’udienzina.

Prossimo appuntamento, lunedì sera, consiglio comunale di Monza, ci saranno tutti: Francesco Magnano e Antonio Rognoni, direttore di Infrastrutture Lombarde, la controllata di Regione che ha indetto il bando, Pietro Petraroia, direttore del Consorzio, e Marco Mariani, minoranze e comitati, schieramenti e firmatari, quelli del ‘sì’ e quelli del ‘no’.