Monza, le mani del Consorzio sul Parco. L’opposizione non ci sta

Altra carne al fuoco. Momento quantomai notorio per il Consorzio Parco e Villa Reale, il quale non ha ancora risolto i problemi legati alla gestione della reggia del Piermarini, ma, stando a quanto emerso dalla giunta di venerdì scorso, assume la delibera di affidamento del Parco e di tutte le concessioni, Autodromo e Golf Club compresi.
Altra carne al fuoco. Momento quantomai notorio per il Consorzio Parco e Villa Reale, il quale non ha ancora risolto i problemi legati alla gestione della reggia del Piermarini, ma, stando a quanto emerso dalla giunta di venerdì scorso, assume la delibera di affidamento del Parco e di tutte le concessioni, Autodromo e Golf Club compresi.
Due, principalmente, i nodi da sciogliere: da una parte il destino dei 19 lavoratori dell’Amministrazione Parco, ancora in seno al comune di Monza, e che se dovessero passare al Consorzio, ente dalla durata limitata (20 anni), aprirebbero un prevedibile problema sindacale, e dall’altra la bontà dell’affare, valutando la differenza tra incassi e costi di manutenzione.
Garanzie, è la parola d’ordine in casa Pd, come commenta Roberto Scanagatti, capogruppo democratico: «Sono necessarie garanzie precise. Pare che la decisione sia stata particolarmente contrastata, perché non sono pochi gli assessori che si rendono conto di come l’esperienza di questo primo anno di vita del Consorzio sia stata del tutto negativa. Oltretutto per le casse comunali non si tratta certo di un buon affare, perché la somma degli incassi di tutte le concessioni supera le spese sostenute per la manutenzione ordinaria del Parco. Quindi nel bilancio del comune di Monza, l’operazione porta con sé un segno meno. Ma il Sindaco è stato irremovibile. D’altronde ormai è chiara la sua filosofia: meglio rimuovere i problemi piuttosto che affrontarli. E anche in questo caso, invece di fermarsi a riflettere sulle conseguenze della decisione, ha ritenuto di procedere senza sentire ragioni. Occorrerà prestare molta attenzione, perché dobbiamo assolutamente garantirci che le risorse economiche di cui a questo punto potrà disporre direttamente il Consorzio, vengano impiegate per il Parco un bene assolutamente prezioso per tutti i monzesi che deve essere curato con competenza, e non dirottate per altri scopi».