Vimercate: tenta la fuga calandosi dal quarto piano, muore donna cinese

Voleva sfuggire ai controlli dei carabinieri calandosi dalla finestra con dei lenzuoli annodati, ma è caduta nel vuoto morendo poco dopo. Una fine tragica quella di Z.L., una presunta prostituta cinese di circa 30 anni, che viveva con una connazionale in un appartamento di via Vittorio Emanuele 40. La donna, identifica solo nel pomeriggio grazie alle impronte digitali della banca dati della polizia (fra l’altro la donna risultava con precedenti ma non per prostituzione)
Voleva sfuggire ai controlli dei carabinieri calandosi dalla finestra con dei lenzuoli annodati, ma è caduta nel vuoto morendo poco dopo. Una fine tragica quella di Z.L., una presunta prostituta cinese di circa 30 anni, che viveva con una connazionale in un appartamento di via Vittorio Emanuele 40. La donna, identifica solo nel pomeriggio grazie alle impronte digitali della banca dati della polizia (fra l’altro la donna risultava con precedenti ma non per prostituzione)
Un andirivieni sospetto di uomini in varie ore del giorno e della notte, hanno spinto i condomini di un signorile stabile di Vimercate, a chiedere ai carabinieri di effettuare un controllo sulla professione delle due inquiline cinesi che da qualche mese avevano preso possesso di un bilocale al 4° piano, in viale Vittorio Emanuele 40. L’appartamento, di proprietà di un italiano che lo aveva affidato ad un’agenzia per farlo affittare, era stato preso da un altro italiano che di fatto non ci è mai andato ad abitare, probabilmente sub affittandolo alle due giovani. I militari della Stazione di Vimercate, poco prima di pranzo, sono quindi andati a controllare la situazione di persona. Entrati nel palazzo, i militari hanno incontrato una delle due ragazze cinesi sulle scale, mentre cercava di allontanarsi dallo stabile. La giovane, 45 anni originaria di Pechino, priva di documenti di identità e chiavi dell’appartamento, ha fatto capire a gesti di non parlare italiano, ed è stata quindi invitata a salire sull’auto dei carabinieri per essere condotta in caserma. Prima di andare via, i carabinieri hanno suonato alla porta dell’appartamento incriminato, cercando tracce della seconda inquilina, ma senza ottenere risposta.
Mentre si dirigevano in caserma, gli stessi militari hanno ricevuto la segnalazione di un tragico avvenimento, proprio nello stesso condominio. Z.L, nel tentativo di sfuggire al controllo, aveva finto di non essere in casa per poi tentare la fuga dalla finestra, utilizzando delle lenzuola annodate. Proprio mentre stava per farla franca, la giovane è però precipitata nel vuoto, da un’altezza di circa sette metri, battendo violentemente la testa. Allertati dai residenti, i volontati del 118 ed i Vigili del Fuoco di Milano sono arrivati sul posto in pochi minuti, quando la presunta lucciola era ormai priva di senso. I tentativi di rianimazione sono proseguiti per tutto il tragitto fino all’ospedale di Vimercate, dove la ragazza è stata dichiarata morta per arresto cardiocircolatorio.