Cassina in Romania? È sciopero: “Rischio ko Distretto del Mobile”

30 giugno 2011 | 09:26
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Cassina in Romania? È sciopero: “Rischio ko Distretto del Mobile”

protesta-lavoratori-cassina-meda-mbLa mobilitazione continua alla Cassina di Meda. Oggi sono in corso 4 ore di sciopero dalle 8 alle 12, ma la gravità e le preoccupazioni  illustrate congiuntamente ieri da Cigl e Cisl vanno ben oltre il timore di un possibile decentramento di alcune fasi importanti della lavorazione nell’Est europeo, l’attenzione è puntata sulle sorti dell’intero settore manifatturiero brianzolo e sul destino del distretto del mobile.

protesta-lavoratori-cassina-meda-mbLa mobilitazione continua alla Cassina di Meda. Oggi sono in corso 4 ore di sciopero dalle 8 alle 12, ma la gravità e le preoccupazioni  illustrate congiuntamente ieri da Cigl e Cisl vanno ben oltre il timore di un possibile decentramento di alcune fasi importanti della lavorazione nell’Est europeo, l’attenzione è puntata sulle sorti dell’intero settore manifatturiero brianzolo e sul destino del distretto del mobile.

Un rischio che appare sempre più concreto dopo che sono stati chiesti chiarimenti in seguito ad alcuni trasferimenti in Romania e dopo l’incontro svoltosi a metà giugno presso Confindustria Monza e Brianza. «È emerso che l’azienda non è in crisi e i vertici hanno dichiarato che si tratta di un’operazione per migliorare i margini di guadagno» –  ha spiegato Armando Busnelli, segretario generale di Filca Cisl Brianza. Il lavoro alla Cassina non manca, tant’è vero che è stato richiesto ai lavoratori di fare straordinari «ma loro si sono rifiutati seguendo le nostre indicazioni e quelle delle RSU interne» – aggiunge Busnelli.

cassina-conferenza-sindacati-mbA temere la delocalizzazione e quindi il posto di lavoro sono i lavoratori del reparto di cucito, 55 dipendenti, ma anche chi opera nell’intero processo produttivo. «La proposta che Cassina offre è “un’alternativa alla Marchionne”  – spiega Maurizio Laini segretario generale Cigl –  o delocalizziamo o troviamo lavoro sottocosto qua sul territorio con 20-30% in meno di stipendio».

«La Cassina con i suoi 80 anni di cucito è sinonimo di qualità e design “Made in Italy”, non dà solo lavoro ai propri dipendenti ma anche a parecchi aziende del territorio e per questo non intendiamo assecondare un processo di ulteriore impoverimento del sistema produttivo locale – hanno ripetuto più e più volte i sindacati  – scateneremo una pressione sull’azienda e cerchiamo il coinvolgimento anche delle istituzioni dalla Provincia alla Regione».

E la domanda che i lavoratori si fanno «È possibile che si cominci dai noi per aumentare i margini aziendali? Intanto nel Gruppo Poltrone Frau (di cui Cassina fa parte) l’amministratore delegato ha visto un aumento del suo compenso da un milione di euro 2009 a 1,6 milioni di euro nel 2010» – precisa Gianfranco Cosmo segretario organizzativo della Fillea Cgil Brianza.

In foto da sinistra Maurizio Laini segretario generale Cgil Brianza, Marco Viganò segretario generale Cisl Brianza, Gianfranco Cosmo segretario organizzativo della Fillea Cgil Brianza e Armando Busnelli della Filca Cisl Brianza.

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