Monza: 4000 euro per avere le visure camerali. Investigatore finito in manette

Amante della bella vita, delle belle auto e della sua casa a Montecarlo, veniva profumatamente retribuito per procurarsi visure camerali e precedenti penali di imprenditori e privati, sfruttando la complicità del Comandante dei Vigili di Parma, ex ufficiale dell’Arma. Questa la carta d’identità di Giuseppe Romeo Lupacchini, 60enne investigatore privato monzese finito in manette venerdì scorso nell’ambito della maxi inchiesta “Green Money” della Guardia di Finanza di Parma.

La sua ultima apparizione pubblica Lupacchini l’ha fatta alla consegna dei premi alle forze dell’ordine da parte del Lions Club di Monza, qualche settimana fa. Seduto al tavolo della stampa, il 60enne ha anche preso appunti per poi scrivere il resoconto della serata su una sua pubblicazione. Sono passate poche settimane e la sua “affezione” alle forze dell’ordine si è tradotta in un arresto per corruzione.

Pagava 4000 euro a Giovanni Maria Jacobazzi, Comandante della Polizia Locale di Parma, probabilmente conosciuto quando era ancora a Monza, in altra veste. I due uomini, secondo gli inquirenti, attraverso la complicità di due carabinieri del Nas, reparto milanese a cui Jacobazzi era stato designato dopo aver lasciato Monza, avrebbero raccolto informazioni attinte dai database ministeriali. Anche i due militari coinvolti sono indagati. Risalgono a sabato i controlli effettuati dalle fiamme gialle anche al comando Nas di Parma. Il giallo più inquietante è capire per chi Lupacchini abbia acquistato le informazioni su imprenditori ed aziende e perché.