Monza, Enrico Ferrari dice ‘no’: cassato il Brianza Rock Festival. È polemica

18 giugno 2011 | 23:05
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Monza, Enrico Ferrari dice ‘no’: cassato il Brianza Rock Festival. È polemica

autodromo_di_monza-gabbiotto-mbIl Brianza Rock Festival non s’ha da fare. L’evento, in programma all’Autodromo Nazionale di Monza i prossimi 2 e 3 luglio, è stato cassato da Enrico Ferrari, direttore della pista brianzola, che attraverso una mail ha negato l’autorizzazione. Misteriosi i motivi del ‘no’ e l’area proposta in alternativa non soddisferebbe i requisiti necessari per ospitare l’evento, che nel 2010 ha radunato a Cesano Maderno circa 16 mila spettatori.

autodromo_di_monza-gabbiotto-mbIl Brianza Rock Festival non s’ha da fare. L’evento, in programma all’Autodromo Nazionale di Monza i prossimi 2 e 3 luglio, è stato cassato da Enrico Ferrari, direttore della pista brianzola, che attraverso una mail ha negato l’autorizzazione. Misteriosi i motivi del ‘no’ e l’area proposta in alternativa non soddisferebbe i requisiti necessari per ospitare l’evento, che nel 2010 ha radunato a Cesano Maderno circa 16 mila spettatori.

La notizia, divulgata attraverso una nota stampa dall’associazione no profit Monza Brianza Eventi, organizzatrice della kermesse, rischia di avere risvolti rilevanti.

I fatti. Monza Brianza Eventi, dopo il successo della prima edizione del Brianza Rock Festival, nel 2010, svoltasi a Cesano Maderno e forte dei circa 16.000 spettatori accorsi, ha gettato le basi per la seconda edizione anche grazie al patrocinio di 22 comuni della Provincia, capofila il Comune di Monza, tramite l’ assessorato al Turismo e allo sport, oltre alla Provincia di Monza e della Brianza e al Consiglio Regione Lombardia. Attesi anche 120 espositori, che avrebbero creato il mercatino degli hobbisti e dell’artigianato Brianzolo.

«A sole due settimane dal via, – come si evince dal comunicato – Ferrari, con una mail, dirotta la location presso l’area P8 (Santa Maria delle Selve), una zona di proprietà del Parco di Monza e definita non idonea, per motivi di sicurezza, dopo svariati sopralluoghi e perizie degli organi competenti». Risultato: a pochi giorni dalla data utile il Brianza Rock Festival è senza dimora.

«Sono distrutto, – è l’aspro commento di Roberto Masi, organizzatore della due giorni (che tra l’altro ieri è stato premiato come talento dalla provincia di Monza e Brianza, ricevendo la spilla del cavalierato giovanile) – questa è l’unica manifestazione realmente per i giovani e ora il progetto rischia di saltare con tutti i rischi che ciò comporta in termini di possibili indennizzi a band (Velvet e Volume Massimo, per citarne un paio, ndr), sponsor (tra gli altri Gelsia, Carlsberg, Jack Daniel’s, Banca di Credito Cooperativo) e disagi per gli espositori. La nostra è un’associazione no profit. Qualcuno poteva forse alzare la voce e permettere ai 30.000 spettatori stimati di godere della manifestazione».

Sentimento condiviso da Massimo Vergani, consigliere provinciale di opposizione, che sta cercando di sovvertire la rotta targata Ferrari: «Il direttore Ferrari è in Grecia e non tornerà prima di martedì, questa sua decisione rischia di scatenare dissidi interni con i collaboratori dell’Autodromo».

Non solo. Anche alcune personalità politiche locali hanno storto il naso nei confronti della spiazzante disposizione di Ferrari. Provincia e comune di Monza in primis.

In foto, entrata dell’Autodromo di Monza: resterà off-limits per Brianza Rock Festival.