Monza esclusa dai siti longobardi Unesco. Grimoldi farà interrogazione

Non bastano il museo del Duomo, la Corona Ferrea e la Regina Teodolinda. Monza non ha un sito longobardo rilevante. Perlomeno secondo l’Unesco, che ha escluso il capoluogo brianzolo dalle località italiane che ospitano monumenti degni di ‘Italia Langobardorum’, dichiarati lo scorso 25 giugno ‘Patrimoni dell’umanità’.
Non bastano il museo del Duomo, la Corona Ferrea e la Regina Teodolinda. Monza non ha un sito longobardo rilevante. Perlomeno secondo l’Unesco, che ha escluso il capoluogo brianzolo dalle località italiane che ospitano monumenti degni di ‘Italia Langobardorum’, dichiarati lo scorso 25 giugno ‘Patrimoni dell’umanità’.
E allora: Cividale del Friuli (2 siti), Brescia, Castelseprio, Spoleto, Benevento e Monte Sant’Angelo. Eccolo il settebello targato Unesco.
Monza resta con un pugno di mosche, nonostante la nomina (solo poche settimane fa) del Duomo di Monza e della regina Teodolinda quali testimoni di Pace Unesco e nonostante i ripetuti tentativi di dare visibilità in chiave turistica alla città.
La motivazione parrebbe essere la mancanza di monumenti di diretta origine longobarda, l’Unesco non tiene conto della storia della città e del patrimonio artistico.
Paolo Grimoldi, deputato leghista, ha già annunciato un’interrogazione alla Camera dei Deputati: «Al di là dei criteri adottati, che privilegiano luoghi fisici, non è pensabile un percorso longobardo in Italia che escluda Monza, capitale del Regno Longobardo e depositaria del tesoro del Duomo e delle celeberrima Corona ferrea. Monza rappresenta il cuore della cultura e della storia longobarda, è semplicemente assurdo e monco proporre un’offerta culturale sulle tracce longobarde in Italia prescindendo dal capoluogo brianzolo. Tanto vale non stilare alcuna “lista”. Un’azione del ministero sull’Unesco potrebbe aiutare a risolvere questa anomalia, restituendo a Monza il suo legittimo e storico ruolo».