Cesano Maderno, profughi “sfrattano” due associazioni: è polemica

4 luglio 2011 | 23:03
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Cesano Maderno, profughi “sfrattano” due associazioni: è polemica

stranieriDomenica sera durante la festa della Lega Nord il presidente della compagnia “Esedra Teatro” è andato dall’ormai ex sindaco di Cesano Maderno, Marina Romanò, con le mani nei capelli: «vent’anni per avere una sede, e ora che l’avevamo, sfrattati dal commissario prefettizio per far posto ai profughi, non ci sembra giusto».

stranieriDomenica sera durante la festa della Lega Nord il presidente della compagnia “Esedra Teatro” è andato dall’ormai ex sindaco di Cesano Maderno, Marina Romanò, con le mani nei capelli: «vent’anni per avere una sede, e ora che l’avevamo, sfrattati dal commissario prefettizio per far posto ai profughi, non ci sembra giusto».

Il caso è scoppiato ieri, dopo che dall’hotel dove alloggiavano gli stranieri sono stati trasferiti nella scuola elementare di via Diaz. Per far sì che i profughi avessero un loro spazio indipendente dai servizi sociali è stato fatto erigere un muro che di fatto, però, impedisce alle due associazioni di accedere ai locali dei servizi igienici.

«L’accoglienza e la libertà degli altri non deve ledere quella dei nostri concittadini – ha commentato l’ex primo cittadino – Con me ancora sindaco questo non sarebbe mai accaduto: se avessimo potuto dare una mano, lo avremmo già fatto, ma se per aiutare i profughi dobbiamo danneggiare le associazioni del territorio, non è giusto»

Le due associazioni sono sul piede di guerra: «Siamo pronti a fare un esposto ai carabinieri – ha affermato il presidente della compagnia teatrale – Adesso era un momento importante, abbiamo tutte le prove da fare. Se per vent’anni è vero che ci siamo trovati presso la mia abitazione per le prove, oggi, dopo sei mesi durante i quali abbiamo regolarmente pagato l’affitto dei locali, non siamo più disposti a tornare indietro».

Nella stessa situazione è anche l’associazione “Vivere il Palazzo”, che però, ci tiene a precisare che:  «quanto accaduto è imputabile all’urgenza della situazione ed al non coinvolgimento immediato delle due associazioni da parte dei responsabili degli uffici comunali. – scrive il presidente, Corrado Mauri, in una nota inviata oggi (6 luglio 2011) alla nostra redazione – il Commissario ha preso la decisione di sistemarli, lasciando l’operatività a chi di dovere. Attualmente sono in attesa di un incontro, appunto, col Commissario, da me immediatamente contattato, e che avverrà appena questi rientra in Cesano. E’ certo una situazione incresciosa e assurda insieme, le cui conseguenze non potranno essere che l’assegnazione di nuove sedi, non essendoci, ora, una situazione logistica accettabile. Nel momento in cui questo non dovesse prospettarsi, allora sì, io e la mia associazione, faremo la voce grossa».