
Anche se con trent’anni di ritardo, il metrò arriverà nella città di Teodolinda. Si sono aperti, infatti, lunedì i cantieri per il prolungamento della linea rossa che collegherà Sesto San Giovanni FS alla periferia di Monza. Due le fermate, Sesto-Restellone e Monza-Bettola per un chilometro e 800 metri di percorso e 206 milioni di euro. 14mila, invece, i passeggeri che la nuova tratta potrà trasportare all’ora, così da sgravare il traffico dall’hinterland verso Milano.
Anche se con trent’anni di ritardo, il metrò arriverà nella città di Teodolinda. Si sono aperti, infatti, lunedì i cantieri per il prolungamento della linea rossa che collegherà Sesto San Giovanni FS alla periferia di Monza. Due le fermate, Sesto-Restellone e Monza-Bettola per un chilometro e 800 metri di percorso e 206 milioni di euro. 14mila, invece, i passeggeri che la nuova tratta potrà trasportare all’ora, così da sgravare il traffico dall’hinterland verso Milano.
I primi treni viaggeranno da marzo 2015. Ma non raggiungeranno il centro cittadino, si fermeranno in periferia al confine con Cinisello, a pochi passi dal centro commerciale «Auchan». Ad aggiudicarsi l’appalto con un’offerta al ribasso del 33%, l’associazione temporanea d’imprese composta da Coestra, Bonciani e Acmar.
Una storia, quella del prolungamento della MM1, travagliata, iniziata prima con il rifiuto e continuata con il sogno avveniristico della linea Monza-Lissone Sud, una metropolitana a fune, automatica e senza macchinisti, che avrebbe dovuto collegare la stazione ferroviaria e l’ospedale San Gerardo.
Nei prossimi giorni è previsto un vertice tecnico.
Nella foto: un convoglio della MM1