Il prof. Silvio Garattini in Commissione Sanità: «Necessità assoluta l’uso di animali per ricerca farmacologica»

«Senza sperimentazione animale nella ricerca scientifica non avremmo farmaci. Metodi alternativi non ce ne sono e lo dico in modo categorico. Siamo molto preoccupati per la presentazione in Consiglio regionale di un progetto di legge che tende a chiedere l’abolizione dell’uso di qualsiasi specie animale per la ricerca perché, al di là del fatto che nel 98% dei casi vengono utilizzati unicamente topi e ratti appositamente allevati, è una necessità assoluta per non togliere la speranza ai malati che ancora oggi attendono una cura per la loro patologia».
«Senza sperimentazione animale nella ricerca scientifica non avremmo farmaci. Metodi alternativi non ce ne sono e lo dico in modo categorico. Siamo molto preoccupati per la presentazione in Consiglio regionale di un progetto di legge che tende a chiedere l’abolizione dell’uso di qualsiasi specie animale per la ricerca perché, al di là del fatto che nel 98% dei casi vengono utilizzati unicamente topi e ratti appositamente allevati, è una necessità assoluta per non togliere la speranza ai malati che ancora oggi attendono una cura per la loro patologia».
Così si è espresso il professor Silvio Garattini, fondatore e direttore dell’Istituto di ricerche farmacologiche «M.Negri» di Milano durante un’audizione che si è tenuta in Commissione Sanità, presieduta da Margherita Peroni (Pdl), per approfondire gli aspetti legati alla sperimentazione animale nella ricerca scientifica.
«Il ricorso alla sperimentazione su colture di cellule è una via collaterale, non un’alternativa – ha aggiunto Garattini – perché è in vivo che si dimostrano i nostri risultati, non in vitro dove non si può comprendere se un farmaco agisce anche sugli stimoli della fame oppure del dolore. Abbiamo leggi rigorosissime che regolano la materia e con i progressi della tecnologia ormai vengono sacrificati un numero irrisorio di animali. Ragionevolmente – prevede il direttore del “Mario Negri” – dico che per almeno un decennio non si potrà ancora fare a meno degli animali per la ricerca».
Al termine dell’incontro, la presidente Peroni ha detto che «Regione Lombardia deve continuare ad essere all’avanguardia nel campo della ricerca. É la prima regione in Italia per biotecnologie e ricerca farmacologica e, non a caso, sono più di cento le aziende farmaceutiche che operano sul nostro territorio. Tutto questo – ha aggiunto – deve avvenire ovviamente nel rispetto del benessere degli animali, garantito da norme ben precise che nel nostro Paese sono già in vigore. Il nostro compito sarà quindi quello di garantire che ciò avvenga».