Lega, rivoluzione da non sottovalutare

12 luglio 2011 | 15:30
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Lega, rivoluzione da non sottovalutare

Non è una questione di luoghi. Ma di comuni. Di autonomia. «Gli avversari politici ci stanno sottovalutando – ha affermato oggi il sindaco della città di Teodolinda a Radio 24 – meglio!».

Non è una questione di luoghi. Ma di comuni. Di autonomia. «Gli avversari politici ci stanno sottovalutando – ha affermato oggi il sindaco della città di Teodolinda a Radio 24 – meglio!».

Il 23 luglio arriveranno in quel della Villa Reale ben tre poltrone ministeriali (il ministero di Calderoli, quello di Bossi e quello di Tremonti) e già c’è stato lo sfratto del Consorzio di gestione, e non è per nulla detto che la sede dell’Istituto d’Arte resti lì dov’è. Cambiamenti.

I ministeri passeranno da Roma a Monza.

Monza non è Milano. Monza conta meno rispetto a Milano se si guarda a questioni economiche, politiche o anche di fermento culturale. Ovvio.
E quindi le ragioni del trasferimento non sono, e non possono essere, legate a mere questioni di disponibilità fisiche (per tre ministeri servono solo poco più di 100 metri quadrati), ma simboliche.

La Lega Nord sceglie di portare tre ministeri al Nord e individua nella Villa Reale la sede più appropriata. Nulla di più appropriato ipotizzare che dal 23 luglio inizierà il processo di rivoluzione, chiamiamolo così, di federalismo dell’Italia, di autonomia del Nord.

Il 23 luglio sarà il prodromo della “Padania”? O semplicemente, sarà un’altra carta che la Lega Nord si potrà spendere quando farà scendere dal suo Carroccio Silvio Berlusconi e cercherà, volente o nolente, alleanza con la sinistra? Scenari.

Per il momento è certo che né Roma, né il Tricolore stanno simpatici a Bossi e ai leghisti.

Bossi-Umberto

Foto gentilmente concessa da Varesenews.it