Lettera al giornale. L’ex sindaco Romanò scrive ai cittadini

Riceviamo e Pubblichiamo la lettera Marina Romanò ha inviato ai suoi cittadini, per spiegare perchè non è più Sindaco di Cesano Maderno
Gentili Concittadini,
ho volutamente atteso qualche giorno prima di rivolgermi a Voi, nel tentativo di comprendere le vere ragioni che hanno portato alcuni Consiglieri a compiere un atto così drastico quanto scellerato.
Riceviamo e Pubblichiamo la lettera Marina Romanò ha inviato ai suoi cittadini, per spiegare perchè non è più Sindaco di Cesano Maderno
Gentili Concittadini,
ho volutamente atteso qualche giorno prima di rivolgermi a Voi, nel tentativo di comprendere le vere ragioni che hanno portato alcuni Consiglieri a compiere un atto così drastico quanto scellerato.
Siete sicuramente a conoscenza del fatto che a seguito delle dimissioni di 19 Consiglieri, di cui 6 eletti tra le file del PDL, non sono più il Sindaco di Cesano Maderno. Ritengo doverose alcune considerazioni.
Dal giugno 2009 ho assunto la guida della Città e subito mi sono trovata di fronte a grosse difficoltà. Un bilancio pesantemente indebitato che presentava indici di deficit strutturale, tra cui spiccavano mutui per oltre 41 milioni di euro e che portavano Cesano Maderno al 5° posto tra i comuni più indebitati della Provincia; insoluti e crediti da recuperare che superavano abbondantemente la soglia di 900 mila euro; una sostanziale ed estesa condizione di totale gratuità nell’utilizzo dei beni comunali, a fronte di contratti che stabilivano l’esatto contrario.
Un Piano di Governo del Territorio obsoleto, costato alla collettività cesanese 500 mila euro e dichiarato dalla stessa Provincia non più attuale; il passaggio di Pedemontana sul territorio comunale per scelte volute dalle Amministrazioni precedenti, peraltro mai condivise con la cittadinanza. Mi fermo qui, ma l’elenco è ben più lungo.
A queste pesanti eredità, provenienti dalle precedenti Amministrazioni (Paolo Vaghi – Gigi Ponti), si sono aggiunte le difficoltà, per certi versi ben più preoccupanti, presenti all’interno del PDL. Un partito, a Cesano Maderno, diviso in più correnti, dove idee spesso inconciliabili hanno provocato forti dissidi.
Con le loro dimissioni, i 6 Consiglieri del PDL hanno in realtà sconfessato se stessi. Per quasi due anni hanno occupato la sedia del Consiglio comunale senza proferir parola: si contano sulle dita di una mano i loro interventi. Dopo mesi di silenzio hanno deciso di disconoscere quella parte di elettorato che ha consentito la loro elezione nelle file del PDL, per ritornare tra i partiti di centro-sinistra ove, parte di loro stazionavano già nella precedente tornata elettorale.
In pratica hanno agito secondo il miglior opportunismo politico, degni rappresentanti della peggior politica. Quella politica di centro-sinistra che ha governato per più di vent’anni a Cesano Maderno, creando mura invalicabili piene di compromessi e clientelismo da prima Repubblica.
Tutto ciò è stato e sarà il centro-sinistra a Cesano Maderno: partiti che con l’aiuto delle Liste civiche e di altri “burattinai” locali, hanno voluto decretare la fine del mio mandato, pronti a gettarsi nuovamente nella gestione della cosa pubblica come se si trattasse di un giocattolo da tenere ben stretto e che, una volta perso, va riconquistato velocemente a tutti i costi… non a caso li trovate tutti i giorni a fare capannello negli uffici comunali.
Sono consapevole di non essere riuscita a fare tutto quello che avrei voluto, nonostante il mio impegno e quello delle molte persone che hanno lavorato al mio fianco. Sappiate però che ogni giorno in cui ho potuto fare qualcosa per soddisfare le esigenze dei cittadini cesanesi, è stato per me un giorno importante.
Un’ultima considerazione. Sono altrettanto consapevole di aver fatto, tra le tante, una cosa per Cesano Maderno. La parte più difficile del risanamento: l’inizio.
Grazie per l’attenzione. Marina Romanò