«No» ai rifiuti di Napoli. Due di picche a Sicurello anche dalla regione

Rimarrà deluso Francesco Sicurello, consigliere desiano di maggioranza tra le fila dell’IdV, dopo il «no» arrivato da Palazzo della Regione ad accogliere i rifiuti di Napoli. Solo pochi giorni prima, infatti, il capogruppo e storico leader cittadino dell’Italia dei Valori, attraverso una lettera aperta al sindaco Roberto Corti, aveva lanciato la proposta di «accogliere una quota parte dei rifiuti urbani che attualmente stanno sulle strade di Napoli» nella città di papa Ratti.

Una proposta choc – «una prova di solidarietà», l’aveva definita lui – che aveva suscitato grande clamore. «Sicurello può portarsi l’immondizia a casa sua», aveva commentato la notizia un nostro lettore sul sito di MB News. «Oltre a pagare le pensioni di falsa invalidità ai napoletani e le indennità di disoccupazione adesso ci vogliono pure mandare i loro rifiuti che da loro (e solo da loro, nel mondo, Africa inclusa) non si riesce a smaltire», aveva detto un altro. Qualcun altro, invece, anche se in minoranza, aveva giudicato positivamente la proposta del capogruppo dell’IdV: «Ma é giusto, il nord é ricco e va sfruttato dal Sud, ci mancherebbe altro, siamo un unico paese o no?».

E dopo le aspre critiche dei suoi concittadini, il povero Sicurello ha dovuto incassare anche il due di picche arrivato dalla regione, ignara tuttavia della sua “generosa” proposta desiana. «Siamo spiacenti, ma non possiamo accogliere la richiesta di smaltire i rifiuti napoletani in Lombardia», ha risposto l’assessore lombardo con delega ai rifiuti Daniele Bellotti alla lettera che Giovanni Romano, assessore campano, ha inviato ad alcune regioni, tra cui la Lombardia, per chiedere di ricevere la propria spazzatura.

Nella foto: il Palazzo della regione Lombardia