Ministeri a Monza: ecco le reazioni politiche. Intanto sfrattato il Consorzio

12 luglio 2011 | 07:34
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Ministeri a Monza: ecco le reazioni politiche. Intanto sfrattato il Consorzio

Monza-Villa-Reale-MBLe reazioni alla notizia non hanno tardato ad arrivare. Prima di tutte quella del sindaco, Marco Mariani. «Dire che sono soddisfatto è poco – commenta il primo cittadino -. Monza sta assumendo un ruolo di primo piano a livello nazionale».

Monza-Villa-Reale-MBLe reazioni alla notizia non hanno tardato ad arrivare. Prima di tutte quella del sindaco, Marco Mariani. «Dire che sono soddisfatto è poco – commenta il primo cittadino -. Monza sta assumendo un ruolo di primo piano a livello nazionale».

Gli uffici in fase di allestimento sono «sedi di rappresentanza operativa con funzioni di sportello a disposizione dei cittadini per le riforme istituzionali e il federalismo» e dall’allestimento non deriveranno «maggiori oneri a carico del bilancio dello stato».

L’annuncio di Calderoli, con tanto di data e ora, ha colto di sorpresa Elena Frigerio, capogruppo Pdl in Provincia. «Non me l’aspettavo – commenta -, ma la Brianza deve essere orgogliosa. Attenzione, però, il territorio ha bisogno di uffici operativi in grado di aiutare il tessuto sociale ed economico e non di targhe di cartone». Adesso, i tempi per allestire gli spazi all’interno della Villa sono stretti.

Ieri mattina di buon ora il Consorzio di gestione ha iniziato a liberare i locali, in totale tre (poco meno di 100 metri quadrati), tutti al pian terreno e lo sfratto, prevedibilmente, ha provocato più di un malumore fra gli addetti, costretti adesso a trasferirsi a cascina Fontana dove si trova l’amministrazione del Parco.
L’operazione ha scatenato la reazione polemica del Pd «Più che di sedi – commenta Pippo Civati, consigliere regionali Pd -, si tratterà di scrivanie, dato che gli uffici non superano i 100 metri quadrati di dimensione. Calderoli farebbe bene a smettere con la propaganda e a cominciare a preoccuparsi dei problemi del paese». Una bocciatura sonora è arrivata anche da Gigi Ponti, il segretario provinciale del Pd, che ha parlato di «un trasferimento in pieno stile borbonico». «Ciò che servirebbe – conclude -, sono provvedimenti seri a sostegno del lavoro e dell’economia».