Con l’estate, tornano i miasmi a San Rocco. Ecco il grido del comitato ‘Fuori dal Pantano’

Rabbia e nessuna voglia di contenerla ma, anzi, di renderla pubblica, è la volontà dei residenti del quartiere San Rocco che, a causa dei miasmi del depuratore, hanno dichiarato guerra al Comune. «Egregi signori, ci piacerebbe sapere dove vi state godendo questa calda domenica di luglio… al mare? in montagna? al lago? nella vostra casa con le finestre aperte?
Rabbia e nessuna voglia di contenerla ma, anzi, di renderla pubblica, è la volontà dei residenti del quartiere San Rocco che, a causa dei miasmi del depuratore, hanno dichiarato guerra al Comune. «Egregi signori, ci piacerebbe sapere dove vi state godendo questa calda domenica di luglio… al mare? in montagna? al lago? nella vostra casa con le finestre aperte?
Noi sanrocchesi siamo qui e non possiamo goderci almeno quella fievole arietta che dovrebbe mitigare questa calura estiva e le cause le conoscete bene, perchè di “puzze di merda” (non vi è altro termine per rendere efficace il disagio patito) create dalla grande cloaca brianzola ne avete discusso, fornendo assicurazioni e riassicurazioni per la loro mitigazione già nel corso della campagna prelettorale. Rendetevi conto di quante attenzioni e imprecazioni siete oggetto da parte di chi non può sfuggire ai miasmi! Noi sanrocchesi abbiamo le mani legate, dobbiamo solo subire le vostre incapacità, ma almeno sappiate che molti, tanti vi stanno pensando ormai senza alcun ritegno».
Niente mezze parole, in questa nota inviata a tutti gli uffici comunali e gestionali deputati dal Comitato Cittadino “Fuori dal Pantano”, che in questa estate 2011 sta tentando di tutto pur di spingere il Municipio ad intervenire.
Il depuratore, le cui vasche di raccolta delle acque reflue sono responsabili delle “puzze”, sono state oggetto di numerosi incontri tra cittadinanza, Comune ed Alsi, proprio per spiegare la volontà delle istituzioni si risolvere il problema «Chi ha parlato e promesso ormai tace da tempo, non interviene agli incontri pubblici di quartiere – dichiara il portavoce del comitato – probabilmente si vergogna per le tante garanzie che ha condiviso negli anni durante quegli iniziali incontri rassicuranti, quando l’oratoria politica e quella ingegneristica metteva a tacere gli astanti lamentosi, rappresentanti di una situazione ambientale da troppo tempo definibile come indecorosa, incivile. Quei signori si negano da troppo tempo perché le loro parole si sono dimostrate delle bugie».