Monza, Foa Boccaccio torna a “casa”, rioccupata l’area al civico 6

8 luglio 2011 | 15:20
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Monza, Foa Boccaccio torna a “casa”, rioccupata l’area al civico 6

foa_boccaccio_occupazione_via_boccaccio_80711Il copione come previsto si è ripetuto. Sloggiato da via Durini, il collettivo di ragazzi autonomi di Monza ha occupato di nuovo la fabbrica che si trova tra il Parco di Monza e le rive del Lambro. Insomma un ritorno alle origini perché quella è la sede storica di questo gruppo di giovani, che da anni cercano uno spazio dove poter svolgere le loro attività in autogestione.

foa_boccaccio_occupazione_via_boccaccio_80711Il copione come previsto si è ripetuto. Sloggiato da via Durini, il collettivo di ragazzi autonomi di Monza ha occupato di nuovo la fabbrica che si trova tra il Parco di Monza e le rive del Lambro. Insomma un ritorno alle origini perché quella è la sede storica di questo gruppo di giovani, che da anni cercano uno spazio dove poter svolgere le loro attività in autogestione.

Una richiesta che il comune di Monza ha lasciato finora irrealizzata e a cui ha risposto, e risponderà, parola dell’assessore alla Sicurezza Villa, con gli sgomberi. Ieri quello di via Durini, presto quello ancora di via Boccaccio.
La ex fabbrica di via Boccaccio 6 è stata presa sia nel 2003 sia nel 2004 e ha ospitato per oltre 4 anni le loro attività, come si legge dal loro blog. E sempre nel blog si deducono le motivazioni di tale scelta: «Questa non è un’operazione per reduci nostalgici, ma un forte atto di denuncia di come quello spazio giaccia, dopo quattro anni dal nostro allontanamento, assolutamente inutilizzato e ben lontano da una qualsiasi azione di riqualificazione, giustificazione con la quale, nel giugno del 2008 fummo sgomberati».

Proprietà «infami» vengono definite poi nel blog degli autonomi questi proprietari (via Durini, via Aspromonte, via Boccaccio) che a dire dei giovani del Foa «per decenni lasciano lo stabile in stato di degrado e “casualmente” palesano interesse a metterlo in sicurezza nel momento in cui la F.O.A. Boccaccio ha provato a ridagli vita, con un processo di riqualificazione autogestito e autorganizzato».

Nel frattempo ieri sera c’è stata la manifestazione di protesta per lo sgombero da via Durini per le vie del centro città illuminate dalle vetrine dei negozi aperti: campeggiava grande lo slogan che da tempo accompagna le richieste di questo collettivo: “Oltre il tempo anche lo spazio”.

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