Monza, l’Isa chiede prefabbricati per continuare a studiare in Villa

L’Istituto d’arte punta e piedi e chiede di non lasciare la sua sede storica all’interno della Villa Reale. Ieri mattina alle 10,30 si è riunita un’assemblea generale e alla fine dell’incontro il consiglio e il collegio di istituto hanno deliberato di chiedere all’amministrazione comunale di costruire prefabbricati all’interno del cortile in sostituzione delle nove classi dell’ala ex Borsa dove è stato riscontrato un rischio di crollo del tetto (dal Comune hanno anche fatto sapere che è già stata dichiarata l’inagibilità, ma almeno per il momento la direzione dell’istituto non ha ancora ricevuto nessuna comunicazione ufficiale).
L’Istituto d’arte punta e piedi e chiede di non lasciare la sua sede storica all’interno della Villa Reale. Ieri mattina alle 10,30 si è riunita un’assemblea generale e alla fine dell’incontro il consiglio e il collegio di istituto hanno deliberato di chiedere all’amministrazione comunale di costruire prefabbricati all’interno del cortile in sostituzione delle nove classi dell’ala ex Borsa dove è stato riscontrato un rischio di crollo del tetto (dal Comune hanno anche fatto sapere che è già stata dichiarata l’inagibilità, ma almeno per il momento la direzione dell’istituto non ha ancora ricevuto nessuna comunicazione ufficiale).
Secondo il preside dell’istituto, Guido Soroldoni, i prefabbricati garantirebbero fruibilità e funzionalità a differenza di altre alternative esterne proposte come alcuni locali all’istituto Enriques di Lissone. In attesa, ovviamente, che vengano sistemati i locali dell’ex Borsa. La richiesta verrà formalizzata dall’amministrazione nei prossimi giorni e almeno dalle prime reazioni sembra di capire che il Comune per quanto valuterà la soluzione, sembra orientato a battere altre vie. In particolare quella di Lissone, dove si trovano aule già pronte.