
«No Tav». Una scritta fatta con lo spray rosso che è lì, da lunedì, sulla cancellata esterna della sede provinciale del Pd. E qualcuno si domanda che cosa c’entri la Brianza con le proteste della Val Susa. Geografia a parte, anche il locale Partito democratico è finito nel mirino.
«No Tav». Una scritta fatta con lo spray rosso che è lì, da lunedì, sulla cancellata esterna della sede provinciale del Pd. E qualcuno si domanda che cosa c’entri la Brianza con le proteste della Val Susa. Geografia a parte, anche il locale Partito democratico è finito nel mirino.
E, il giorno dopo la guerriglia avvenuta a qualche chilometro di distanza, la federazione provinciale è stata imbrattata con scritte «No Tav». Un episodio stigmatizzato dai rappresentati stessi dal partito – che già pensano alle spese per i secchi di vernice, «e sono soldi che provengono dai nostri iscritti», precisano – ma anche da semplici cittadini che hanno condannato la vicenda: «un episodio di vandalismo fine a se stesso».