Sulbiate: scintille nella maggioranza. Il Pd darà appoggio esterno

10 luglio 2011 | 23:00
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Sulbiate: scintille nella maggioranza. Il Pd darà appoggio esterno

sulbiate-no-pedemontana2Si divide la maggioranza di Sulbiate dopo il caso outlet che ha portato ai ferri corti le due anime dell’amministrazione Stucchi: il Pd locale ha infatti annunciato sul proprio sito che d’ora in poi il proprio sarà un appoggio esterno e che valuterà di volta in volta le proposte che arriveranno dalla lista civica di governo. Intanto il 9 luglio anche l’assessore in quota Pd Maria Grazia Crespi ha consegnato le proprie dimissioni al sindaco.

sulbiate-no-pedemontana2Si divide la maggioranza di Sulbiate dopo il caso outlet che ha portato ai ferri corti le due anime dell’amministrazione Stucchi: il Pd locale ha infatti annunciato sul proprio sito che d’ora in poi il proprio sarà un appoggio esterno e che valuterà di volta in volta le proposte che arriveranno dalla lista civica di governo. Intanto il 9 luglio anche l’assessore in quota Pd Maria Grazia Crespi ha consegnato le proprie dimissioni al sindaco.

Una decisione che era nell’aria ormai da diverso tempo, soprattutto dopo il voto contrario del Pd alla variante sull’outlet e dopo che l’emendamento proposto in consiglio comunale dal Pd il 10 giugno ha espresso parere contrario all’insediamento di una grande struttura di vendita, con il sostegno della mariagrazia_crespi-sulbiatemaggioranza dei consiglieri ad esclusione della lista civica del primo cittadino. Non ultimo come importanza la revoca della nomina ad assessore per l’esponente del Pd Luigi Fassina, uno dei due assessori in quota ai democratici e le dimissioni dell’assessore Crespi, che ha voluto di fatto rendere pubblico il proprio distacco come rappresentante del Pd dalle attuale scelte della maggioranza.

Per il proseguo delle attività amministrative, si legge in una nota del Pd, i democratici mettono sul piatto due punti fondamentali: da una parte la rivalutazione del consiglio comunale troppo spesso “limitato a luogo per l’alzata di mano per la votazione” e come secondo punto la “necessità di informazioni chiare per trovare una sintesi condivisa fra i due gruppi”.

in foto: l’ex assessore Maria Grazie Crespi