
Se la Villa Reale fosse una donna, con ogni probabilità, in questo momento, arrossirebbe. Il perché è presto spiegato: dopo decenni di anonimato, anche locale, la reggia monzese si ritrova con gli occhi del paese incollati. È toccato prima a Regione Lombardia, coadiuvata dal Consorzio presieduto dal sindaco Marco Mariani, con l’ormai noto bando di ristrutturazione da oltre 20 milioni di euro, e quindi alla ‘mossa Lega’ con l’avvento di tre ministeri: Semplificazione, Riforme e Economia.
Se la Villa Reale fosse una donna, con ogni probabilità, in questo momento, arrossirebbe. Il perché è presto spiegato: dopo decenni di anonimato, anche locale, la reggia monzese si ritrova con gli occhi del paese incollati. È toccato prima a Regione Lombardia, coadiuvata dal Consorzio presieduto dal sindaco Marco Mariani, con l’ormai noto bando di ristrutturazione da oltre 20 milioni di euro, e quindi alla ‘mossa Lega’ con l’avvento di tre ministeri: Semplificazione, Riforme e Economia.
A sentire Roberto Calderoli, ministro per la Semplificazione Normativa, la data da cerchiare in rosso è quella del prossimo 23 luglio, un sabato, quando alle 11.30 sbarcheranno ufficialmente i distaccamenti dei tre ministeri. Dove? Nell’ormai ex sede del Consorzio, di fatto sloggiato presso cascina Fontana: tre piccoli uffici (100 metri quadrati circa), al piano terra, e che rappresenteranno i primi decentramenti governativi dalla capitale.
La notizia, come già riportato da MB News, ha lasciato prevedibili strascichi politici in seno alla minoranza, con i rappresentanti locali del Partito Democratico che hanno bollato l’iniziativa. Mentre è ancora da scoprire come Roberto Formigoni, governatore di Regione Lombardia, e fautore principe della privatizzazione in essere di Villa Reale, digerirà ‘coinquilini’ così rilevanti e prestigiosi.
Forse ci voleva proprio l’Expo 2015 per rispolverare le sorti della reggia piermariniana; una struttura che, oggi, fa gola a tutti.