Peregallo, in arrivo la nuova rotonda: lavori finiti in primavera

16 agosto 2011 | 22:02
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Peregallo, in arrivo la nuova rotonda: lavori finiti in primavera

rotonda_peregallo-mbDopo tanto discutere, ecco il progetto definitivo. Il consiglio comunale di Lesmo ha infatti approvato il progetto per il rifacimento della rotatoria di Peregallo, nei mesi scorsi finita nel mirino a causa di alcuni incidenti mortali. I lavori dovrebbero cominciare tra qualche mese, mentre sembra ancora lontana la soluzione del problema rotatoria tra Arcore e Peregallo.

rotonda_peregallo-mbDopo tanto discutere, ecco il progetto definitivo. Il consiglio comunale di Lesmo ha infatti approvato il progetto per il rifacimento della rotatoria di Peregallo, nei mesi scorsi finita nel mirino a causa di alcuni incidenti mortali. I lavori dovrebbero cominciare tra qualche mese, mentre sembra ancora lontana la soluzione del problema rotatoria tra Arcore e Peregallo.

Soddisfatto l’assessore ai lavori pubblici Luigino Ripamonti: «Il disegno della rotatoria è arrivato nelle scorse settimane, mentre il cantiere dovrebbe aprirsi entro fine anno». La rotatoria alla francese, con obbligo di dare la precedenze per i veicoli provenienti da via Marconi, via Galilei e via Maggi, dovrebbe essere ultimata «entro la prossima primavera». Costo totale dell’operazione 350 mila euro, stanziati interamente dalla Provincia di Monza e Brianza. Sorrisi anche dai banchi dell’opposizione: «Su questo tratto di strada ci sono stati troppi incidenti gravi, il rifacimento della rotatoria è una piacevole notizia» hanno commentato i rappresentanti della lista civica LesmoAmica, che ha però lanciate un avvertimento: «C’è da sperare che il cantiere non provochi troppi danni alla circolazione stradale».

Situazione di stallo per la rotonda tra Arcore e Peregallo all’altezza di Brianza Tende, uno snodo viabilistico fondamentale per il vimercatese. A detta del sindaco Marco Desiderati la buona volontà c’è tutta, ma ci sono altri ordini di problemi: «Non bisogna dimenticarsi dei vincoli posti dal patto di stabilità, che spesso non ci permette di investire denaro in opere di utilità pubblica».