Enpa Monza: il drago barbuto Zazà ha finalmente trovato casa

Sono sempre più frequenti i ritrovamenti di animali, anche esotici, diventati improvvisamente scomodi e per questo abbandonati senza tanti scrupoli dai loro padroni in ogni stagione dell’anno. Serpenti, tartarughe d’acqua e terrestri, iguane, cavie e, udite udite, a Monza anche due draghi barbuti. Una coppia di Pogona vitticeps, nome scientifico del drago barbuto, è stata ritrovata in un giardino pubblico a luglio sul confine tra Monza e Sesto San Giovanni, e prontamente presa in carico dai volontari dell’Enpa.
Sono sempre più frequenti i ritrovamenti di animali, anche esotici, diventati improvvisamente scomodi e per questo abbandonati senza tanti scrupoli dai loro padroni in ogni stagione dell’anno. Serpenti, tartarughe d’acqua e terrestri, iguane, cavie e, udite udite, a Monza anche due draghi barbuti. Una coppia di Pogona vitticeps, nome scientifico del drago barbuto, è stata ritrovata in un giardino pubblico a luglio sul confine tra Monza e Sesto San Giovanni, e prontamente presa in carico dai volontari dell’Enpa.
Il destino per uno di loro è stato beffardo: l’esemplare presentava infatti un gravissimo trauma alla colonna vertebrale con paralisi totale alle zampe posteriori (probabilmente è stato investito). Un veterinario specialista in rettili ha visitato l’animale riscontrandone la gravita: l’unica soluzione possibile per evitargli inutili sofferenze era l’eutanasia.
Miglior sorte quella capitata alla femmina di drago barbuto sopravissuta, ribattezzata Zazà dai volontari. Ospite in un primo momento della sede operativa dell’Enpa monzese, in via Lecco 164, ora ha trovato un padrone proponto a prendersi cura di lei.
L’Enpa sconsiglia la detenzione di esemplari come questi: “è assurdo tenere in cattività gli animali esotici, in quanto richiedono grande competenza e impegno” – fanno sapere dall’ente monzese.
Foto gentilemente concesse dall’ufficio stampa Enpa Monza Brianza