
Riceviamo e pubblichiamo la lettera di Lesmo Amica inviata al nostro giornale contenente le considerazioni sul ruolo dell?assessore Luigino Ripamonti inseno all?amministrazione comunale di Lesmo.
Riceviamo e pubblichiamo la lettera di Lesmo Amica inviata al nostro giornale contenente le considerazioni sul ruolo dell?assessore Luigino Ripamonti inseno all?amministrazione comunale di Lesmo.
In quanto cittadini lesmesi, e in quanto lista civica rappresentata in Consiglio comunale, noi membri di Lesmo Amica non possiamo nascondere oltre le perplessità suscitate da alcune recenti uscite pubbliche, e da alcune dichiarazioni di intenti ad esse legate, da parte dell?assessore Luigino Ripamonti, in veste di membro e presidente dell?associazione Lesmo da Vivere, che (lo leggiamo sulla pagina facebook dell?associazione) ha lo «scopo di promuovere attivamente la partecipazione alla vita sociale, politica e culturale» del paese.
Nell?ultimo volantino pubblicato dall?associazione, leggiamo che Lesmo da Vivere (insieme all?Osservatorio Pedemontana) si propone un «impegno» legato ai cantieri di Pedemontana che interesseranno Lesmo: «da una parte intendiamo vigilare sull?effettiva realizzazione del prolungamento della galleria, dall?altra collaborare con l?Amministrazione Comunale, per il miglior utilizzo possibile della cifra di € 1.378.000,00 che la società Pedemontana metterà a disposizione per le opere di compensazione ambientale nel nostro Comune». Sulle stesso volantino leggiamo, a proposito dei lavori di redazione del Piano di Governo del Territorio (che sta per essere realizzato dall?amministrazione comunale), che Lesmo da Vivere «sarà presente all?Assemblea Pubblica, che secondo la Legge dovrà essere indetta dall?Amministrazione Comunale prima dell?approvazione definitiva, con alcune nostre idee e le nostre linee guida».
A nostro giudizio, venga pure un?associazione di cittadini che ponga attenzione su problemi che, tra l?altro, Lesmo Amica segnala da tempo, spesso rompendo la cortina di silenzio che su essi è fatta calare dalla nostra amministrazione comunale. La quale, però, è la stessa di cui fa parte l?assessore Ripamonti, presidente di Lesmo da Vivere. E che proprio da lui, e proprio ora, arrivi l?«impegno» a «vigilare» sui lavori di Pedemontana suona strano! Perché, ci chiediamo, fino ad ora non è stato fatto, o è stato fatto, a giudizio di Ripamonti, in maniera insufficiente? E chi, se non lui stesso, l?assessore deputato alle questioni urbanistiche, avrebbe dovuto farlo con un occhio particolare?
Ma il paradosso, a nostro giudizio, si sfiora quando leggiamo che Lesmo da Vivere si propone di «collaborare con l?amministrazione», e che sarà presente all?assemblea pubblica sul PGT. Certo, diciamo noi, almeno l?assessore Ripamonti ci dovrà per forza essere, e ci mancherebbe, visto che, come membro della stessa amministrazione, è uno dei principali responsabili della progettazione del nuovo PGT! Come può ora egli, in veste di presidente di un?associazione, porsi a “controllore” di questioni la cui responsabilità è implicita nel suo stesso ruolo di assessore comunale? E leggiamo che Lesmo da Vivere sosterrà «proprie idee e con proprie linee guida»: ottimo! Come lesmesi ne siamo felici. Ma, appunto come lesmesi, ci chiediamo: se l?assessore Ripamonti sta in queste settimane lavorando al PGT, e ha a disposizione queste buone idee, perché non le impiega (o se ne fa almeno sostenitore) in quanto assessore, nel ruolo amministrativo che sta ricoprendo al servizio della collettività, piuttosto che come un “osservatore” esterno, a capo di un?associazione senza responsabilità di governo del paese?
Il PGT, come Pedemontana, è tra le questioni cruciali per il presente e il futuro di Lesmo. E occorre che, chiunque vi metta mano, lo faccia assumendosi onori e oneri dell?enorme RESPONSABILITÀ che a questi temi è legata. Senza spazio per ambiguità, prese di distanza, o confusioni di ruoli.
La lista civica Lesmo Amica