20 tonnellate di rame rubato in un capannone a Pessano. Arrestato titolare

Maxi-sequestro di rame rubato nella notte fra martedì e mercoledì da parte della compagnia dei carabinieri di Vimercate. 20 le tonnellate rinvenute all’interno di un capannone in via Galilei a Pessano con Bornago. Arrestato con l’accusa di ricettazione il titolare del capannone. Si tratta di uno dei maggiori rinvenimenti di rame rubato della Brianza e del Milanese.
Maxi-sequestro di rame rubato nella notte fra martedì e mercoledì da parte della compagnia dei carabinieri di Vimercate. 20 le tonnellate rinvenute all’interno di un capannone in via Galilei a Pessano con Bornago. Arrestato con l’accusa di ricettazione il titolare del capannone. Si tratta di uno dei maggiori rinvenimenti di rame rubato della Brianza e del Milanese.
È il pomeriggio di martedì quando i titolare di un importante ditta di Cavenago Brianza si accorge dell’ammanco di circa 500 kg di rame dal proprio magazzino: il titolare insospettito contatta la stazione dei carabinieri indicando come possibile sospetto il trasportatore che poco prima aveva scaricato dell’altra merce proprio nella sua proprietà, e che a detta del titolare aveva già destato sospetto anche nelle precedenti visite.
I carabinieri della stazione di Carugate iniziano quindi un’azione tesa a rintracciare il furgone del trasportatore e la sua base logistica: dopo un accerchiamento del capannone di via Galilei a Pessano, grazie alla presenza di molti uomini, fanno irruzione. All’interno i militari, oltre al furgone e il suo autista, hanno trovato la merce rubata poco prima a Cavenago e diverse tonnelate di rame molto probabilmente proveniente da precedenti furti, stipati in ogni ordine di posto.
Oltre al sequestro del capannone è stato tratto in arresto in flagranza di reato per ricettazione il titolare della ditta, V.L. classe 1974 residente a Cambiago e deferito in stato di libertà per reato di furto l’autista, F.S. trentenne residente a Pioltello. Sono tutt’ora in corso gli accertamenti per individuare la provenienza della merce rubata, anche attraverso l’analisi delle denunce per furto arrivate ai diversi comandi della zona. Una mano potrebbe arrivare dalle bolle di accompagnamento ancora presenti su buona parte dei contenitori rubati.
Foto archivio MB News