Amministratori-Sceriffi, si o no?

31 ottobre 2011 | 11:14
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Amministratori-Sceriffi, si o no?

In merito all’avviso di garanzia al presidente del Consiglio provinciale di Monza e Brianza, Angelo De Biasio, per aver indossato parte della divisa della polizia locale e preso qualche dato durante un pattuglione a Biassono, Dionigi Canobbio, segretario provinciale della Lega Nord, ha commentato: «Proporrò a tutti i nostri sindaci e agli assessori alla Sicurezza di scendere in strada e autodenunciarsi, perché la Lega Nord chiede agli amministratori di presidiare il territorio e collaborare con le Forze dell’ordine. Se a qualcuno questo dà fastidio, abbia almeno il coraggio di dirlo a viso scoperto».
Voi cosa ne pensate?

In merito all’avviso di garanzia al presidente del Consiglio provinciale di Monza e Brianza, Angelo De Biasio, per aver indossato parte della divisa della polizia locale e preso qualche dato durante un pattuglione a Biassono, Dionigi Canobbio, segretario provinciale della Lega Nord, ha commentato: «Proporrò a tutti i nostri sindaci e agli assessori alla Sicurezza di scendere in strada e autodenunciarsi, perché la Lega Nord chiede agli amministratori di presidiare il territorio e collaborare con le Forze dell’ordine. Se a qualcuno questo dà fastidio, abbia almeno il coraggio di dirlo a viso scoperto».
Voi cosa ne pensate?

{xtypo_rounded2} No agli amministratori-sceriffi

Ognuno fa il suo mestiere, per cui serve l’adeguata preparazione e l’adeguato addestramento. Il politico-agente della Polizia Locale, l’agente della Polizia Locale-investigatore non va. Esistono ruoli precisi che non vanno prevaricati in nome della politica o per tentare di dimostrare alla gente che ognuno può vestire qualsiasi uniforme. Se un assessore ha ambizioni da dirigente della Locale, che faccia il concorso. Se un agente della Locale predilige incarichi deputati a Finanza o Carabinieri, che faccia il concorso. Mischiare o pretendere di mischiare funzioni e compiti crea solo confusione e, se va male, anche qualche brutto incidente. {/xtypo_rounded2}

{xtypo_rounded2} Sì agli amministratori-sceriffi

Bisogna immaginarselo il presidente del Consiglio provinciale De Biasio col cappello da vigile calato sulla testa, fermo sul ciglio della strada, a notte fonda, mentre dà una mano ai ghisa veri impegnati in un pattuglione contro quei disgraziati che si mettono al volante ubriachi. Bisogna immaginarselo perché sono sicuro che a molti sarà venuto da ridere e una volta finito di ridere avranno anche aperto bocca per spiegare che no, scandalo scandalissimo, certe cose non si fanno: Ma come si è permesso? Ma non conosce la legge? Ma come ha fatto? Non lo sa che le multe le danno le forze dell’ordine? Ma cosa si è messo in testa di fare? Il politico sceriffo? Non so se De Biasio abbia veramente dato delle multe e in tutta sincerità non me ne frega nemmeno niente. Quello che so, invece, è che lui quella notte era là, in mezzo a una strada, ad aiutare chi combatte uno dei crimini più odiosi che io conosca: la guida in stato di ebbrezza. Gente che sale in macchina, che guida a 100 chilometri all’ora, che investe, che si schianta, che uccide, ferisce, mutila e provoca dolore. Molto dolore. Ecco, bisogna proprio immaginarselo il presidente del Consiglio De Biasio col cappello da vigile calato sulla testa mentre se ne sta sul ciglio della strada e non seduto dietro a una scrivania. {/xtypo_rounded2}