Calcio Monza in vendita a 0 euro ma con l’obbligo di non farlo fallire

25 ottobre 2011 | 22:03
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Calcio Monza in vendita a 0 euro ma con l’obbligo di non farlo fallire

tridico_direttore_sportivo_rigamonti_francesco_vincelli_consigliere_andrissiA Monzello è fumata nera: la ricapitalizzazione da 2 milioni di euro dell’Associazione Calcio Monza Brianza 1912 non è andata a buon fine, almeno per ora. Lo ha comunicato nel tardo pomeriggio di oggi l’amministratore delegato della società Nicola Rigamonti nel corso di una conferenza stampa convocata allo stadio Brianteo.

tridico_direttore_sportivo_rigamonti_francesco_vincelli_consigliere_andrissiA Monzello è fumata nera: la ricapitalizzazione da 2 milioni di euro dell’Associazione Calcio Monza Brianza 1912 non è andata a buon fine, almeno per ora. Lo ha comunicato nel tardo pomeriggio di oggi l’amministratore delegato della società Nicola Rigamonti nel corso di una conferenza stampa convocata allo stadio Brianteo.

Il quasi centenario club biancorosso è dunque a un passo dal fallimento: se entro il prossimo 15 novembre non verranno pagati ai giocatori almeno gli stipendi arretrati di luglio, agosto e settembre cominceranno a essere inflitti al Monza punti di penalizzazione in classifica, già deficitaria (è quart’ultimo nel Girone A della Prima Divisione). Inoltre la società perderà tutti i contributi federali accumulati dall’inizio del campionato per i minuti giocati dai giovani.

Rigamonti ha così aggiornato la situazione: “Ci sono trattative in essere per la cessione della società da parte degli attuali azionisti (PaSport e On Champions, Srl facenti capo entrambe al centrocampista olandese del Milan, Clarence Seedorf, ndr) condotte con tre cordate con interessi differenti. Attraverso una ricapitalizzazione da 2 milioni di euro i nuovi soci entrerebbero in possesso del 100% del pacchetto azionario. Purtroppo, però, non è stata ancora apposta alcuna firma, neanche su una lettera d’intenti. Rispetto alla scorsa estate sono stati fatti dei passi avanti, ma non possiamo garantire il buon fine dell’operazione. Certo è che la situazione finanziaria è ancora piuttosto delicata. Negli ultimi due esercizi il Monza ha chiuso con un utile netto negativo di 3,5-4 milioni di euro a stagione. Nei primi tre mesi dell’attuale stagione abbiamo registrato, al contrario, un contenimento delle perdite a meno di un terzo delle precedenti. A giorni l’Assemblea dei soci approverà il bilancio nella cui relazione vi sarà scritto che tra luglio e settembre si sono registrati maggiori ricavi per 310mila euro e minori costi per 373mila euro. Del resto, il Piano pluriennale prevede il pareggio di bilancio entro tre anni. Già al termine della stagione corrente sono previste perdite pari a meno della metà della scorsa. Insomma, un nuovo azionista potrebbe anche valutare che con un paio di ritocchi nel calciomercato di gennaio la squadra possa puntare a qualcosa di più che a una risicata salvezza. Ritengo che dal punto di vista tecnico non ci siano sostanziali differenze tra quest’anno e lo scorso. Le differenze, positive, sono che quest’anno c’è un allenatore, Gianfranco Motta, che è un importante punto di riferimento, e che il gruppo di giocatori è unito”.

Lo scorso 9 ottobre il presidente del club Luca Magnoni, alla presenza di Rigamonti, ci aveva detto: “Sono ottimista: dico che all’80% la società sarà salvata dal fallimento. Attraverso una ricapitalizzazione entrerebbero in società, con quote diverse, due ‘cordate’: quella più consistente fa capo a un trader tedesco che vive vicino a Como, che si porterebbe dietro alcuni suoi amici brianzoli; l’altra è composta da un gruppo di imprenditori locali”. La percentuale di ottimismo è scesa? “Non dico cifre – ha risposto l’a.d. – Quel giorno si pensava che entro 15 giorni si sarebbe arrivati, se non a concludere la trattativa, almeno a una fase avanzata. Ma siamo stati troppo ottimisti. Poi il momento di congiuntura internazionale non ci aiuta. Certo che anche gli aspiranti acquirenti sono parsi troppo ottimisti sulla situazione. La verità è che gli scogli da superare non sono pochi. Insomma, le possibilità di un buon esito della trattativa ci sono, ma di certezze no. Non contribuisce a una felice definizione della trattativa nemmeno il fatto che ogni volta che si gioca in casa si levano cori razzisti all’indirizzo di Seedorf il quale, assieme agli altri soci, ha messo nelle casse del Monza 8 milioni di euro in due anni: è un ambiente che non invoglia un compratore…”. Rigamonti ha chiosato: “Noi non vogliamo intascare soldi per cedere il Monza. Il club costa zero euro. I 2 milioni di euro per la ricapitalizzazione sono un anticipo di una specie di garanzia che chiediamo ai compratori e cioè che dimostrino che per un lasso ragionevole di tempo riusciranno a far sopravvivere la società. Insomma, vogliamo pararci il fondoschiena…”.

La conferenza stampa è stata anche l’occasione per presentare la Scuola Portieri, un progetto didattico dedicato interamente alla figura dell’estremo difensore. “Abbiamo ideato questa iniziativa – ha spiegato il direttore tecnico del settore giovanile Gianluca Andrissi – perché è da trent’anni che opportunità di questo genere per i portieri sono sempre più rare. Il corso dedicato alla scuola federale di Coverciano è stato istituito solo nel 2009. Abbiamo già ricevuto 34 iscrizioni, per cui i preparatori utilizzati saranno almeno 5. In futuro intendiamo mettere in atto altri progetti didattici, a cominciare da un corso d’aggiornamento per allenatori, per far sì che il Calcio Monza sia ben presente nel territorio”. Per informazioni sulla Scuola Portieri bisogna contattare la segreteria del Monza telefonando al numero 0392020308 o inviando un fax al numero 0395970829 o una e-mail a info@acmonzabrianza.it.