C’era una volta la verde Brianza. Dal satellite grigiore impressionante

Che la nostra provincia non possa più permettersi l’aggettivo ‘verde’ da associare al proprio nome è cosa nota. Ma sono i numeri a impressionare: densità abitativa tra le più alte d’Europa – 2.097 abitanti per chilometro quadrato, contro una media regionale di 397, nazionale di 195 ed europea di 113 – . Ma non finisce qui.
Che la nostra provincia non possa più permettersi l’aggettivo ‘verde’ da associare al proprio nome è cosa nota. Ma sono i numeri a impressionare: densità abitativa tra le più alte d’Europa – 2.097 abitanti per chilometro quadrato, contro una media regionale di 397, nazionale di 195 ed europea di 113 – . Ma non finisce qui.
Gli abitanti sono 850.321 per una superficie di 405,49 chilometri quadrati; un indice medio di consumo di suolo che si attesta intorno al 53% con comuni che superano l’incredibile soglia dell’80% e lo spauracchio cemento che incombe all’orizzonte: tra il piano di governo del territorio del capoluogo Monza (stimati 35.000 nuovi arrivi) e la prossima autostrada Pedemontana.
Per i San Tommaso o per chi volesse il colpo d’occhio sarà sufficiente un giro virtuale dal satellite: con l’eccezione del Parco di Monza, il grigiore dall’alto è lampante. Il nostro territorio appare come una fitta rete di tetti e strade, assomiglia a una nuvola fantozziana che pare sconfinare l’ormai quasi milione di abitanti dentro un apparentemente insano buio di cemento e rende ancora più evidente la differenza di verde con le provincie attigue. La città di Monza, poi, dal satellite sembra sul punto di esplodere.
Punto di non ritorno? Chissà. Mentre si attende che venga approvato il Piano territoriale di coordinamento provinciale (Ptcp), le cui linee direttive sono ben state espresse dal “green man”, Dario Allevi, alla guida della provincia MB, nel frattempo, magari, un giretto al Parco con l’autunno che incede e i colori caldi delle foglie potrebbe essere l’argine momentaneo per non pensare al grigio satellitare.
Fonte dati: Wikipedia