Il Lambro dopo l’attentato è ancora un’incognita. Arpa: Sedimenti da valutare

18 ottobre 2011 | 22:03
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Il Lambro dopo l’attentato è ancora un’incognita. Arpa: Sedimenti da valutare

lambro-sversamento-2-mbLo sversamento di idrocarburi nel Lambro, l’attentato del febbraio 2010 che ha indignato l’intero territorio e buona parte della nazione, continua – purtroppo e anche a distanza di molti mesi – a costringere agli straordinari gli uomini dell’Arpa. La buona notizia, però, c’è: dai rilevamenti effettuati tra giugno e luglio dall’Arpa di Piacenza nelle acque del fiume Po – il quale ha subito proprio malgrado la marea nera originata in Brianza – non c’è traccia di idrocarburi disciolti, nemmeno dopo alcune importanti piene.

lambro-sversamento-2-mbLo sversamento di idrocarburi nel Lambro, l’attentato del febbraio 2010 che ha indignato l’intero territorio e buona parte della nazione, continua – purtroppo e anche a distanza di molti mesi – a costringere agli straordinari gli uomini dell’Arpa. La buona notizia, però, c’è: dai rilevamenti effettuati tra giugno e luglio dall’Arpa di Piacenza nelle acque del fiume Po – il quale ha subito proprio malgrado la marea nera originata in Brianza – non c’è traccia di idrocarburi disciolti, nemmeno dopo alcune importanti piene.

Tutto risolto? Non proprio. Restano da valutare i sedimenti fluviali, che secondo alcuni tecnici potrebbero avere trattenuto miscele dannose per gli ecosistemi fluviali. Per quanto concerne il Po, l’Arpa ha in programma l’intervento. E per il Lambro? A risponderci è Arpa Lombardia: «Alla fine del mese di giugno 2011 è partito il “Progetto Sedimenti Lambro“, la cui durata sarà di 18 mesi. L’attività è stata progettata, utilizzando anche le conoscenze acquisite e i risultati ottenuti dalle due campagne di monitoraggio dei sedimenti, svolte nel 2010 (in primavera ed in estate), a seguito dello sversamento. Accanto ai risultati ottenuti da tali campagne, che hanno evidenziato un peggioramento delle condizioni del Lambro immediatamente a valle del punto di sversamento e contestualmente condizioni meno critiche verso sud, sono ora disponibili i primi risultati sulla qualità chimica ed eco-tossicologica dei sedimenti, campionati a giugno 2011. Tali dati tendono a confermare la situazione già nota, ma, per un’interpretazione più approfondita degli effetti dello sversamento, è necessario attendere gli esiti delle indagini che a breve verranno svolte su indicatori biologici, quali la fauna macrobentonica ed ittica del fiume, per valutare l’eventuale bioaccumulo delle sostanze inquinanti. Una volta ottenuti tutti i risultati relativi alle analisi e ai test previsti dal “Progetto Sedimenti Lambro”, gli stessi saranno integrati, seguendo il cosiddetto approccio Triad (qualità chimica, effetti tossicologici e stato ecologico), che permetterà di esprimere una valutazione complessiva sulla qualità dei sedimenti e del corpo idrico, e trasmessi alla Regione Lombardia».

(Foto archivio MB News)