Lombardia e Brianza, sempre meno verde e più cemento. Ecco il rapporto Ersaf

La Lombardia è scesa sotto la soglia psicologica del milione di ettari di territorio agricolo disponibile, il tasso di antropizzazione del territorio è cresciuto, dal 1954 al 2007, dal 4 al 14 per cento contro una media nazionale che si attesta al 7,1. Questo è quanto emerso dai numeri presentati durante la Tavola rotonda di giovedì scorso a Milano, durante la presentazione del rapporto Ersaf sul consumo di suolo.
La Lombardia è scesa sotto la soglia psicologica del milione di ettari di territorio agricolo disponibile, il tasso di antropizzazione del territorio è cresciuto, dal 1954 al 2007, dal 4 al 14 per cento contro una media nazionale che si attesta al 7,1. Questo è quanto emerso dai numeri presentati durante la Tavola rotonda di giovedì scorso a Milano, durante la presentazione del rapporto Ersaf sul consumo di suolo.
“Siamo scesi a quota 984 mila ettari” conferma l’assessore regionale all’agricoltura Giulio De Capitani. Intanto su 1.544 comuni lombardi solo il 40 per cento ha un piano di governo del territorio. “I nuovi Pgt – spiega Ettore Prandini, vice presidente regionale della Coldiretti Lombardia – avrebbero dovuto prevedere la salvaguardia del territorio agricolo di particolar pregio, ma non sta avvenendo. E’ un dato preoccupante. Il consumo di suolo sta aumentando e non è giustificato né dal punto vista residenziale nè produttivo, perché questi terreni sono stati spesso occupati da case invendute o da capannoni vuoti e questo ci deve far riflettere sull’utilità di tante costruzioni in aree che non potranno poi più essere recuperare all’utilizzo agricolo e ambientale”.
“Anche perché sul totale delle superfici consumate, i due terzi riguardano proprio quelle più fertili. Con un impatto – spiega la Coldiretti regionale – sia sulla produzione alimentare che sulla difesa ambientale: ogni anno in Lombardia si perde una potenzialità di produzione pari a 27 mila tonnellate di grano e si riduce di 850 mila tonnellate la capacità del terreno di immagazzinare anidride carbonica che così, in parte, finisce nell’aria che respiriamo. Inoltre il consumo di suolo ha effetti sul clima e sull’evaporazione delle acque, causando l’accumulo in atmosfera di un’energia pari a 5-6 milioni di chilowattora ogni anno (l’energia necessaria al funzionamento di quasi 20 milioni di frigoriferi).
Negli ultimi dieci anni – spiega Ersaf – le province che hanno subito di più l’assalto al suolo sono state Lodi, Mantova e Cremona. Mentre il resto del territorio (Milano e la Brianza, Bergamo e Brescia, Varese, Como e Sondrio) era stato già stato colpito in periodi precedenti. E adesso – conclude la Coldiretti Lombardia – c’è anche la spada di Damocle delle grandi autostrade progettate o in costruzione: dalla Pedemontana alla Brebemi fino alle nuove tangenziali milanesi”. A Monza e Brianza i dati divulgati evidenziano un aumento della zona antropizzata del 6,46 e una diminuzione di quelle 8, 26.
Presenti al tavolo di lavoro c’erano anche gli assessori regionali Daniele Belotti (Territorio e Urbanistica), Alessandro Colucci (Sistemi Verdi e Paesaggio) e Giulio De Capitani (Agricoltura) “Lo sforzo di Regione Lombardia, – hanno ricordato gli assessori – è orientato verso uno sviluppo che sia sì produttivo, ma che consumi meno. Dobbiamo pensare a conservare e tutelare anche seguendo lo slogan ‘Nutrire il pianeta. Energia per la vita’, il tema dell’Expo 2015”.