Ministeri cancellati. Ecco le prime reazioni dal mondo politico

La notizia arrivata da Roma ha ovviamente scatenato una serie di reazioni nel mondo politico. Giuseppe Civati, consigliere regionale del Pd, ha puntato sull’ironia. «Adesso il Nord senza i ministeri decentrati voluti dalla Lega come farà – ha commentato -? Battute a parte e a prescindere dalle motivazioni con cui la magistratura ha bocciato l’apertura degli uffici a Monza, abbiamo sempre sostenuto che l’iniziativa leghista fosse inopportuna, propagandistica e che non stesse in piedi da diversi punti di vista, come per altro ha avuto modo di rilevare lo stesso Presidente della Repubblica».
La notizia arrivata da Roma ha ovviamente scatenato una serie di reazioni nel mondo politico. Giuseppe Civati, consigliere regionale del Pd, ha puntato sull’ironia. «Adesso il Nord senza i ministeri decentrati voluti dalla Lega come farà – ha commentato -? Battute a parte e a prescindere dalle motivazioni con cui la magistratura ha bocciato l’apertura degli uffici a Monza, abbiamo sempre sostenuto che l’iniziativa leghista fosse inopportuna, propagandistica e che non stesse in piedi da diversi punti di vista, come per altro ha avuto modo di rilevare lo stesso Presidente della Repubblica».
E poi, polemicamente: «Ai ministri leghisti invece di scomodare gli organi dello Stato, sarebbe bastato utilizzare al meglio le proprie agende e le proprie sedi di partito per tenere saldi i rapporti con un territorio che si stanno invece oggettivamente sempre più assottigliando, e questo per la loro incapacità di dare risposte serie e credibili ai problemi del paese e del nord».
Sulla stessa lunghezza d’onda anche Enrico Farinone, deputato del Pd. «La Brianza non ha certo bisogno dei ministeri a Monza – ha sottolineato -. Abbiamo bisogno di sviluppo, di incentivi alle imprese, invece che di qualche ufficietto. Lo dico da residente della Brianza”.
Di segno opposto, invece, la reazione del ministro Roberto Calderoli, fra i primi promotori dei ministeri decentrati in Villa, che garantisce la permanenza degli uffici a Monza. «Le sedi dei ministeri a Monza restano a Monza e restano aperte e operative – ha dichiarato -.Valuteremo, dopo averlo letto, il pronunciamento del giudice del lavoro e se vi sono degli aspetti sindacali da affrontare li affronteremo e li risolveremo, ma le sedi di Monza dei ministeri restano aperte e continueranno ad operare”Le sedi dei ministeri a Monza restano a Monza e restano aperte e operative».