Ministeri cancellati. Ecco le prime reazioni dal mondo politico

19 ottobre 2011 | 22:07
Share0
Ministeri cancellati. Ecco le prime reazioni dal mondo politico

ministeri-villa-monzaLa notizia arrivata da Roma ha ovviamente scatenato una serie di reazioni nel mondo politico. Giuseppe Civati, consigliere regionale del Pd, ha puntato sull’ironia. «Adesso il Nord senza i ministeri decentrati voluti dalla Lega come farà – ha commentato -? Battute a parte e a prescindere dalle motivazioni con cui la magistratura ha bocciato l’apertura degli uffici a Monza, abbiamo sempre sostenuto che l’iniziativa leghista fosse inopportuna, propagandistica e che non stesse in piedi da diversi punti di vista, come per altro ha avuto modo di rilevare lo stesso Presidente della Repubblica».

ministeri-villa-monzaLa notizia arrivata da Roma ha ovviamente scatenato una serie di reazioni nel mondo politico. Giuseppe Civati, consigliere regionale del Pd, ha puntato sull’ironia. «Adesso il Nord senza i ministeri decentrati voluti dalla Lega come farà – ha commentato -? Battute a parte e a prescindere dalle motivazioni con cui la magistratura ha bocciato l’apertura degli uffici a Monza, abbiamo sempre sostenuto che l’iniziativa leghista fosse inopportuna, propagandistica e che non stesse in piedi da diversi punti di vista, come per altro ha avuto modo di rilevare lo stesso Presidente della Repubblica».

E poi, polemicamente: «Ai ministri leghisti invece di scomodare gli organi dello Stato, sarebbe bastato utilizzare al meglio le proprie agende e le proprie sedi di partito per tenere saldi i rapporti con un territorio che si stanno invece oggettivamente sempre più assottigliando, e questo per la loro incapacità di dare risposte serie e credibili ai problemi del paese e del nord».

Sulla stessa lunghezza d’onda anche Enrico Farinone, deputato del Pd. «La Brianza non ha certo bisogno dei ministeri a Monza – ha sottolineato -. Abbiamo bisogno di sviluppo, di incentivi alle imprese, invece che di qualche ufficietto. Lo dico da residente della Brianza”.

Di segno opposto, invece, la reazione del ministro Roberto Calderoli, fra i primi promotori dei ministeri decentrati in Villa, che garantisce la permanenza degli uffici a Monza. «Le sedi dei ministeri a Monza restano a Monza e restano aperte e operative – ha dichiarato -.Valuteremo, dopo averlo letto, il pronunciamento del giudice del lavoro e se vi sono degli aspetti sindacali da affrontare li affronteremo e li risolveremo, ma le sedi di Monza dei ministeri restano aperte e continueranno ad operare”Le sedi dei ministeri a Monza restano a Monza e restano aperte e operative».