Provincia MB: De Biasio sotto inchiesta per una notte da vigile

27 ottobre 2011 | 22:08
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Provincia MB: De Biasio sotto inchiesta per una notte da vigile

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Nuovi guai giudiziari per la maggioranza di centro destra che guida la Provincia di Monza: il presidente del Consiglio, il leghista Angelo De Biasio, ha ricevuto un avviso di fine indagine dalla Procura di Monza per usurpazione di ruolo di polizia.

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Nuovi guai giudiziari per la maggioranza di centro destra che guida la Provincia di Monza: il presidente del Consiglio, il leghista Angelo De Biasio, ha ricevuto un avviso di fine indagine dalla Procura di Monza per usurpazione di ruolo di polizia.

Tradotto: nel 2008, cappello dei vigili in testa, De Biasio avrebbe verbalizzato gli automobilisti fermati nel corso di un posto di controllo dei vigili di Biassono. La notizia dell’indagine a carico di De Biasio arriva dopo le dimissioni degli assessori Rosario Perri e Luca Talice, il primo finito nelle intercettazione telefoniche dell’operazione Infinito, il secondo coinvolto nel sexgate di Seregno, e dopo l’indagine per corruzione contro il vice presidente della giunta, Antonino Brambilla.

Secondo la Procura di Monza, il reato risalirebbe al 2008, quando De Biasio era assessore alla Sicurezza del Comune di Biassono. In quella veste, la notte fra il 20 e il 21 giugno, con un cappello della polizia locale in testa, aveva partecipato all’operazione «Sobri e sicuri», un pattugliamento delle strade per disincentivare la guida in stato di ebbrezza.

Il reato sarebbe stato compiuto lungo la via Cesana e Villa pochi minuti prima dell’1,30 di mattina e a vederlo sono stati proprio i carabinieri che hanno inoltrato una relazione alla Procura. «Hanno visto male – spiega il presidente -. Avevo un cappello dei vigili in testa, ma stavo solo registrando le targhe delle auto e il modello su di un foglio prestampato».

Giovedì in Consiglio provinciale De Biasio ha presentato le dimissioni, respinte però a maggioranza dall’aula. Il centro sinistra, però, ha criticato duramente il comportamento del Carroccio perché non più tardi di una settimana aveva sollevato una questione etica e morale chiedendo le dimissioni di tre consiglieri del Pd per avere avallato l’operazione Asam voluta da Filippo Penati, l’ex presidente della giunta Provinciale di Milano finito nel mirino della Procura di Monza.

De Biasio, comunque, si è detto tranquillo. Il suo avvocato, Maurizio Bono, ha spiegato che nei prossimi giorni chiederà l’interrogatorio del suo assistito. Dopo di che il pm titolare dell’inchiesta, Franca Macchia, deciderà se chiedere il rinvio a giudizio o l’archiviazione.