Monza. La rivendicazione leghista sui cancelli di Villa Reale

«La Padania esiste e resiste». La scritta, che porta la firma del Movimento dei Giovani Padani, è comparsa giovedì notte sui cancelli di Villa Reale di Monza, dove dal 23 luglio scorso sono ospitate le sedi decentrate dei ministeri di Economia, Riforme e Semplificazione.
«La Padania esiste e resiste». La scritta, che porta la firma del Movimento dei Giovani Padani, è comparsa giovedì notte sui cancelli di Villa Reale di Monza, dove dal 23 luglio scorso sono ospitate le sedi decentrate dei ministeri di Economia, Riforme e Semplificazione.
Lo striscione di protesta è comparso a pochi giorni dalla sentenza del Tribunale del Lavoro di Roma che ne ha dichiarato «l’antisindacabilità» dopo il ricorso presentato dai sindacati dei lavoratori della presidenza del Consiglio. «Non certo un caso politico in senso stretto ma, molto più semplicemente, una vicenda tecnico-sindacale che non sposta di una virgola la volontà di questo Governo di decentrare le strutture di potere», ha scritto venerdì mattina La Padania, il quotidiano di partito diretto da Umberto Bossi.
«Nessuna sentenza politica può fermare la volontà di un popolo e il diritto sacrosanto all’autoderteminazione – ha spiegato Paolo Grimoldi, deputato e presidente federale del Movimento giovani padani – Chi ha appeso lo striscione, tra l’altro, dimostra come la Padania attui pacificamente le proprie proteste, a differenza degli amici di molti giudici e magistrati che sono scesi in piazza a Roma».
Secondo il coordinatore provinciale MGP per Monza e Brianza, Andrea Villa: «La Brianza è uno dei motori del Paese, la presenza dei ministeri è un riconoscimento dovuto al Nord e un segnale reale che si vuole andare verso un vero federalismo».
Nella: foto lo striscione dei Giovani Padani appeso giovedì notte sui cancelli di Villa Reale (si ringrazia il Movimento Giovani Padani per la concessione)