“Prenditi il mio handicap”. Cartelli offensivi anche in Brianza. È denuncia.

7 ottobre 2011 | 07:47
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“Prenditi il mio handicap”. Cartelli offensivi anche in Brianza. È denuncia.

cartello-disabili-mbUna campagna forte, capace di insinuarsi nella coscienza degli automobilisti alla prima lettura, quella promossa in molti comuni attraverso cartelli che fungano da deterrente per chi si appresta a parcheggiare in aree dedicate ai portatori di handicap pur essendo normodotato, cartelli che peró a qualcuno proprio non vanno giù, tanto da finire oggetto di un esposto.

cartello-disabili-mbUna campagna forte, capace di insinuarsi nella coscienza degli automobilisti alla prima lettura, quella promossa in molti comuni attraverso cartelli che fungano da deterrente per chi si appresta a parcheggiare in aree dedicate ai portatori di handicap pur essendo normodotato, cartelli che peró a qualcuno proprio non vanno giù, tanto da finire oggetto di un esposto.

«Quei cartelli sono offensivi, rimuoveteli». Un figlio disabile, la voglia di non sentirsi una “brutta maledizione”, un 50enne originario di Foggia e residente a Sa Pio ha deciso di rivolgersi al tribunale contro la campagna stradale “vuoi il mio posto? Prenditi il mio handicap”, definendola brutale e lesiva della dignità dei disabili.  I cartelli, sparsi anche in Brianza tra i comuni di Vedano al Lambro, Agrate Brianza e Desio, dovrebbero spingere il menefreghista di turno a non posteggiare nei parcheggi a righe gialle, riservati a chi ha difficoltà e tanto di pass.

Secondo il cittadino firmatario dell’esposto invece, i cartelli non tutelerebbero affatto i disabili ma, anzi, contribuirebbero a discriminarli, turbandone la sensibilità e facendo apparire il loro handicap come una maledizione, la punizione peggiore da augurare al trasgressore.

Foto di Lucilla Sala scattata a Peregallo di Lesmo