Banda della Seat, arrestato a Caponago uno dei complici

10 novembre 2011 | 22:02
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Banda della Seat, arrestato a Caponago uno dei complici

carabinieri-banda-seat-neraDa diversi giorni perlustravano e razziavano le ville del vimercatese a bordo di una Seat ibiza, ma martedì sera i carabinieri di Vimercate sono riusciti a porre fine alla serie di furti. In manette uno dei due componenti della banda, A.L. di 18 anni incensurato e senza fissa dimora.

carabinieri-banda-seat-neraDa diversi giorni perlustravano e razziavano le ville del vimercatese a bordo di una Seat ibiza, ma martedì sera i carabinieri di Vimercate sono riusciti a porre fine alla serie di furti. In manette uno dei due componenti della banda, A.L. di 18 anni incensurato e senza fissa dimora.

Sono le 19.30 quando alla stazione dei carabinieri di Vimercate arrivata una chiamata da Caponago: i residenti in via Bezzecca denunciano un furto in atto: sul posto si reca immediatamente una pattuglia della stazione di Agrate Brianza. Le sirene mettono in fuga i malviventi che iniziano una rocambolesca corsa a piedi verso una zona boschiva poco distante: uno dei due viene immobilizzato dopo una lieve collutazione che fa riportare delle piccole ferite alle gambe ad uno dei militari.

A pochi passi dalla casa viene ritrovata la Seat Ibiza che da diversi giorni circolava nella zona e più volte segnalata agli uomini dell’arma: a bordo della stessa martelli, cacciaviti e altro materiale utile allo scasso. L’auto utilizzata per le scorribande viene successivamente individuata come rubata e denunciata presso la stazione dei carabinieri di Carugate lo scorso 6 novembre da un 55enne di Caponago.

Oltre a oggetti usati presumibilmente per lo scasso all’interno dell’auto gli uomini dell’arma hanno ritrovato denaro contante proveniente molto probabilmente da altre rapine. Il giovane di origine albanese aveva con se ancora alcuni monili d’oro e del contante di un valore totale intorno ai 300 euro portati via pochi minuti prima dall’abitazione di via Bezzecca.

Il ragazzo si trova ora presso la casa circondariale di Monza con le accuse di furto, ricettazione e resistenza e violenza a pubblico ufficiale.

in foto il materiale recuperato