Bovisio Masciago: botte da orbi nel comando della Polizia locale

Tre uomini della Polizia locale malmenati e finiti al Pronto soccorso, il comando devastato: è quanto ha combinato nei giorni scorsi un cittadino, A.R. di 58 anni, sotto gli effetti dell’alcol. Processato per direttissima, è stato poi condannato a sei mesi con la sospensione condizionale della pena poiché incensurato.
Tre uomini della Polizia locale malmenati e finiti al Pronto soccorso, il comando devastato: è quanto ha combinato nei giorni scorsi un cittadino, A.R. di 58 anni, sotto gli effetti dell’alcol. Processato per direttissima, è stato poi condannato a sei mesi con la sospensione condizionale della pena poiché incensurato.
Tutto è successo venerdì, all’incirca verso le 16, quando gli agenti impegnati nella consueta attività di pattugliamento del territorio, hanno notato in via Bonaparte una Smart nera che procedeva zigzagando creando pericolo per la circolazione stradale. Gli uomini del comandante Paolo Borgotti, si sono messi all’inseguimento per fermarlo, ma senza alcun risultato: l’uomo ha concluso la sua marcia soltanto in prossimità dell’abitazione.
Nonostante la richiesta degli agenti di fornire i documenti, si è poi diretto barcollante verso la villetta sostenendo che aveva dimenticato la patente, esibita qualche minuto più tardi una volta ritornato in strada. Avvertito il forte alito vinoso, visti gli occhi lucidi e constatato che pronunciava frasi senza significato, gli agenti hanno deciso di sottoporlo al controllo dell’etilometro. Dopo qualche battibecco sulla necessità di effettuare il test, quando è arrivato il carro attrezzi per rimuovere la vettura, il bovisiano ha spintonato i vigili e li ha colpiti con i pugni, costringendoli ad ammanettarlo e ad accompagnarlo al comando.
Lì, una volta tolte le manette, una seconda rissa con il bovisiano che voleva fuggire cercando di colpire gli agenti con i primi oggetti che trovava a portata di mano. Giunti sul posto due Carabinieri della stazione di Varedo, l’atteggiamento non cambiava, tanto da essere necessario l’arrivo di una seconda pattuglia.
Sentito il sostituto procuratore della Repubblica, sabato mattina il processo per direttissima con la condanna a sei mesi con la condizionale per il bovisiano che, ormai smaltita la sbornia, mansueto come un agnellino, ha voluto scusarsi con gli agenti della Polizia locale e con i Carabinieri.
L’accaduto, comunque, ha prodotto qualche conseguenza: tre agenti fuori uso (con prognosi variabili tra i 10 e i 15 giorni) e il comando dimezzato. Oltre, naturalmente, al comando devastato con tavolo rotto, monitor del pc a pezzi e altro ancora.
«Un fatto inaccettabile – commenta Giovanni Sartori, assessore alla Sicurezza – che considero estremamente grave. Non avrei mai pensato che qualcuno potesse reagire in questo modo di fronte alle forze dell’ordine. I tre agenti fuori uso? Non so come faremo a garantire i vari servizi, ma ci proveremo: ormai siamo abituati a rimboccarci le maniche».
Molto dispiaciuto per l’accaduto anche il sindaco Emanuele Galimberti: «Sono colpito dalla vicenda e voglio far sentire tutta la mia vicinanza agli uomini della Polizia locale. Spesso non ci si rende conto delle situazioni che incontrano sulla strada. Il loro è un compito molto delicato che assolvono con senso del dovere. Per quanto mi riguarda, io mi sento di ringraziarli per quanto stanno facendo».
Fonte: Ufficio stampa Comune di Bovisio Masciago. Nella foto: il comando di Polizia locale dopo il devasto (foto gentilmente concessa dall’Ufficio stampa)