Brianza, tempi duri per gli ‘indiani’ della sanità. Ecco la cartella esattoriale

Pochi giorni fa, in attesa dell’inizio di una conferenza stampa all’ospedale di Desio, due dottori del nosocomio commentavano i recenti superticket sanitari. «C’è un problema di cultura medica – hanno chiosato quasi all’unisono – e poi, diciamocelo chiaramente: i codici bianchi non li paga nessuno e la metà degli italiani sono esenti». I professionisti, in particolare, si lamentavano dell’ingolfamento del pronto soccorso e con disillusa naturalezza hanno liquidato il tema ‘nuovi ticket’.
Pochi giorni fa, in attesa dell’inizio di una conferenza stampa all’ospedale di Desio, due dottori del nosocomio commentavano i recenti superticket sanitari. «C’è un problema di cultura medica – hanno chiosato quasi all’unisono – e poi, diciamocelo chiaramente: i codici bianchi non li paga nessuno e la metà degli italiani sono esenti». I professionisti, in particolare, si lamentavano dell’ingolfamento del pronto soccorso e con disillusa naturalezza hanno liquidato il tema ‘nuovi ticket’.
E non avevano tutti i torti se Regione Lombardia ha deciso di recapitare, dal 2012 in accordo con Equitalia, la cartella esattoriale a casa degli ‘indiani’ della sanità pubblica. Nel mirino proprio gli habitué del pronto soccorso, ovvero i cittadini che usufruiscono in codice bianco delle cure ospedaliere e poi ‘si dimenticano’ di passare allo sportello a saldare la prestazione. Le lettere di sollecito inviate fino a oggi dalle aziende ospedaliere verranno sostituite da serissime cartelle esattoriali con multe impossibili da ignorare, pena l’asprimento dell’importo. Non solo, la Regione è in fase di verifica, congiuntamente alla Guardia di Finanza, per quanto concerne i falsi esenti da ticket.
Entro la fine dell’anno, in posta o agli sportelli delle casse ospedaliere, sarà possibile pagare i ticket arretrati. Così non fosse, dal 2012, per gli ‘indiani’ della sanità, arriva la cartella esattoriale e il pagamento coatto.