Il premier va avanti: l’annuncio in diretta al convegno del Pdl brianzolo (video)

8 novembre 2011 | 02:57
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Il premier va avanti: l’annuncio in diretta al convegno del Pdl brianzolo (video)

ricominciamo-da-qui-convegno-pdl-villa-reale-monza-mb«Non è che noi siamo attaccati alla cadrega è che in questo momento credo che la cosa peggiore che possa capitare al Paese sarebbe quella di andare verso un vuoto di governabilità».

ricominciamo-da-qui-convegno-pdl-villa-reale-monza-mb«Non è che noi siamo attaccati alla cadrega è che in questo momento credo che la cosa peggiore che possa capitare al Paese sarebbe quella di andare verso un vuoto di governabilità».

È zoppicando sul congiuntivo che ieri sera nel corso dell’intervento telefonico al convegno organizzato dal Pdl di Monza e Brianza in Villa Reale il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha ribadito la sua volontà di portare avanti il Governo, nonostante una maggioranza sempre più traballante. Alla vigilia della votazione del Rendiconto generale alla Camera il premier ha voluto, ancora una volta, mettere a tacere le voci che annunciavano le sue dimissioni. «Andiamo avanti convinti che dobbiamo essere presenti e lottare perché nel Paese ci sia davvero la democrazia». (Ascolta l’intervento integrale)

E proprio nel giorno in cui tra Arcore e Roma il presidente del Consiglio ha fatto la conta dei numeri per restare a galla, il Pdl locale si è riunito in pompa magna in Villa Reale per prendere parte a «Ricominciamo da qui», il convegno promosso per rilanciare il partito in Brianza dopo una florida campagna tesseramento “low cost” (da 50 euro il costo della tessera di partito è sceso quest’anno a 10) che ha raccolto circa 8mila adesioni. È qui, a Monza, a pochi metri dalle sedi decentrate dei ministeri tanto osannati dal Carroccio, che si mettono le basi per un «importante confronto elettorale a cui noi non vogliamo mancare», ha sottolineato Fabrizio Sala, vice coordinatore provinciale del Popolo della Libertà e candidato segretario al congresso monzese. Ed è qui che il Popolo della Libertà prova a rialzarsi e ripartire ri-presentandosi con un evento dal nome che, nel lungo lunedì nero del Cav, suonava quasi come una gaffe.

ricominciamo-da-qui-convegno-pdl-villa-reale-monza-romani-paolo-sala-fabrizio-mbMa l’obiettivo di ieri in Villa Reale era, appunto, ripartire nonostante il periodo di crisi che ormai nessuno, anche all’interno del partito stesso, riesce più a nascondere. E così, davanti alla telecamera, alcuni esponenti del Pdl brianzolo hanno detto la loro. «Cosa non ti piace del Pdl di ieri?», è stata una delle domande. «La totale assenza di regole che ha portato all’anarchia», il bisogno di «più meritocrazia» e «tirare la giacchetta al presidente quando si ha bisogno» sono state alcune delle risposte.

Dal presidente della Provincia Dario Allevi ai sindaci di centro destra, i rappresentanti del Pdl brianzolo erano tutti schierati nella Sala d’onore di Villa Reale. In totale erano circa 200. E tra le facce note c’era anche l’immancabile Pierfranco Bertazzini, che ha ironizzato sul suo intervento alla convention. «Sono onorato, ma organizzate un convegno che si intitola “Ricominciamo da qui” e chiamate un vecchio di 90 anni!», ha scherzato il professore.

Ma il vero protagonista del convegno è stato il ministro allo Sviluppo Paolo Romani, l’unico rappresentante del Governo – tra i tre annunciati, insieme a Mariastella Gelmini e Franco Frattini – a partecipare all’incontro. «Siamo tutti impegnati a lavorare come mai abbiamo fatto in questi mesi – ha spiegato – Oggi è difficile essere qui perché domani (oggi, ndr) potrebbe accadere qualcosa che non vorremmo accadesse».

Poi il capo di dicastero è passato all’attacco, puntando il dito contro gli ex pidiellini Bonciani e Carlucci passati all’Udc. Ma è soprattutto contro colei che un tempo fu presentatrice «nella tv del Cavaliere per largo tempo e certo non senza un riconoscimento economico» che si è accanito il disappunto di Romani. «Così è diventata più famosa di noi che abbiamo sempre lavorato nell’oscuro delle nostre imprese».

«Ci sono tanti mal di pancia, ma questo malessere non deve portare alla rassegnazione – ha continuato il ministro -. Abbiamo bisogno di un posto dove discutere tra di noi e capire che partito vogliamo domani. All’estero hanno un’idea straordinaria dell’Italia. Io ho partecipato a 25 missioni e in Georgia, in India o in Mongolia non ho mai avuto bisogno di elencare le qualità del nostro Paese. Dobbiamo ricordare a noi stessi che bisogna tenere duro».

ricominciamo-da-qui-convegno-pdl-villa-reale-monza-pubblico-mbTuttavia nemmeno Romani ha potuto nascondere il difficile periodo che sta vivendo il Paese, seppur definendola «una crisi di carta». «La nostra è un’economia reale – ha detto – Noi siamo imprenditori che investono i loro soldi non in azioni, ma nelle nostre aziende, in viaggi, nella macchina. I tedeschi pensano che siamo un Paese non affidabile, ma non è colpa nostra. Noi paghiamo una storia che non sempre è stata quella che doveva essere e oggi questo lo paghiamo con lo spread». Parlano poi di Europa il ministro dello Sviluppo ha tenuto a precisare che non è stato chiesto alcun commissariamento. «Abbiamo semplicemente detto: “Quello che diciamo lo manteniamo. Volete venire a vedere come lavoriamo? Prego…”».

Riguardo all’ipotesi di un Governo di larghe intese Romani si è detto contrario: «non ce n’è bisogno in Italia», ha tagliato corto. E ha aggiunto: «Abbiamo bisogno di trovare una maggioranza. Ho sentito il presidente ottimista e penso che domani (oggi, ndr) supereremo quello che è un atto dovuto. Tuttavia oggi c’è bisogno di una grande proposta per la crescita e non si può fare a costo zero. Questo è il dibattito che affronteremo nei prossimi giorni».

Tesseramenti, congressi e primarie potrebbero, secondo il ministro Romani, essere gli elementi «per riattivare il processo di partecipazione che molti lamentano». «É importante fare questi incontri perché il partito ha bisogno di regole nuove, lo ha affermato anche il segretario Alfano – ha sottolineato -. Uno dei problemi è l’incompatibilità: se uno è assessore regionale non può essere anche coordinatore provinciale. Bisogna allargare la base di chi assume incarichi», ha affermato il rappresentante di Governo nonché assessore all’Expo 2015 del Comune di Monza.