Usmate Velate: massacra di botte moglie e figlia per il videopoker

8 novembre 2011 | 22:03
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Usmate Velate: massacra di botte moglie e figlia per il videopoker

carabinieri-auto-112-mbCompletamente assuefatto al videopoker, ha brutalmente picchiato la moglie e la figlia perché non volevano più dargli soldi per giocare. Grazie all’intervento dei carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Monza, N.I., rumeno 31enne, è stato arrestato per maltrattamenti in famiglia e resistenza a pubblico ufficiale.

carabinieri-auto-112-mbCompletamente assuefatto al videopoker, ha brutalmente picchiato la moglie e la figlia perché non volevano più dargli soldi per giocare. Grazie all’intervento dei carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Monza, N.I., rumeno 31enne, è stato arrestato per maltrattamenti in famiglia e resistenza a pubblico ufficiale.

Mesi trascorsi nell’agonia di non riuscire ad arrivare a fine mese, hanno connotato la vita di N.I.V., rumena del 1980 regolarmente residente ad Usmate Velate, costretta a versare al marito tutti i soldi guadagnati con il suo lavoro di assistente domestica, perché questi potesse ripagare amici e gestori di bar dei soldi spesi per giocare alle macchinette.

Lunedì prima di cena N.I.V si è vista chiedere l’ennesima somma di denaro ma, preso coraggio, si è rifiutata di dare i soldi al marito che, infuriato, ha abbandonato il loro appartamento di via Lombardia sbattendo la porta. Rientrato qualche ora dopo, completamente ubriaco, l’uomo si è scagliato sulla moglie percuotendola violentemente pretendendo di ottenere dei soldi.

Vittima della sua furia anche la figlia minorenne della coppia, intervenuta per cercare di difendere la madre. Fuggite nella stanza da letto, le due donne si sono chiuse a chiave ed hanno chiamato il 112 per chiedere aiuto. Mentre i militari accorrevano sul posto N.I. è riuscito a sfondare a calci la porta della stanza dove moglie e figlia si erano rifugiate, continuando a picchiarle e lanciando loro contro qualsiasi oggetto gli capitasse a tiro. Quando i carabinieri sono entrati nell’appartamento della famiglia, l’aggressore ha tentato di colpire anche loro, minacciando le due donne di morte e promettendo loro di tornare presto per bruciare la casa. Finalmente placato dai militari, apparentemente disposto a seguirli in caserma, N.I. ha poi colpito al volto un vicino che si trovava sul ballatoio mentre scendeva la scale. Ammanettato e trasportato in carcere a Monza, N.I è stato arrestato per maltrattamenti in famiglia e resistenza a pubblico ufficiale. N.I.V. e sua figlia, accompagnate al Pronto Soccorso dell’Ospedale di Monza, hanno riportato trauma cranico non commotivo.