Brianza e commercio a puntate: com’è la situazione a Vimercate?

Tempo di crisi: un’espressione abusata in questa congiuntura storica ma che riassume nel modo migliore quello che sta vivendo il mondo dell’industria ma anche quello del commercio. Un commercio che deve fare i conti, oltre che con la crisi del settore, anche con la grande distribuzione.
Tempo di crisi: un’espressione abusata in questa congiuntura storica ma che riassume nel modo migliore quello che sta vivendo il mondo dell’industria ma anche quello del commercio. Un commercio che deve fare i conti, oltre che con la crisi del settore, anche con la grande distribuzione.
A Vimercate il centro storico, oltre ad offrire una piacevole passeggiata, è ricco di vetrine. Abbiamo incontrato tre commercianti e le risposte sono state sorprendentemente diverse, soprattutto per quanto riguarda l’influenza dei centri commerciali e l’operato del Comune.
Laura Bollani, titolare del negozio di calzature “Piedini” vicino a via Roma ha confermato la diminuzione dei consumi: «se prima compravano tre scarpe ora ne comprano una», ha affermato. Tuttavia non teme più di tanto la concorrenza dei molti centri commerciali che ormai invadono la Brianza. «Dal mio punto di vista posso direi che i centri commerciali hanno il loro peso ma i miei prodotti non temono la concorrenza della grande distribuzione: e poi fare una passeggiata in questo bel centro storico è tutt’altra cosa rispetto a rinchiudersi in un grande magazzino». Positiva anche la sua valutazione nei confronti dell’operato del Comune che «ha operato spingendo per una pedonalizzazione del centro rendendolo più vivibile, cosa che condivido: si dovrebbero però fare molto più spesso iniziative come la notte bianca per incentivare la gente a “vivere”il centro».
Pareri diversi invece per due botteghe storiche del centro cittadino come la “Ferramenta Redaelli” e il colorificio di piazza Roma. «La concorrenza dei centri commerciali si sente, ma la gente si è anche accorta che il rapporto umano e di fiducia che ha nel nostro negozio lì non esiste – ha spiegato Pierfranco Redaelli, dell’omonima ferramenta – Per quanto riguarda i Comuni posso dire che Vimercate, come altre amministrazioni della Brianza, sta tentando di tutelare il commercio locale, ma non è facile. Credo che i molti mercatini tipici che vengono fatti in centro non siano un incentivo bensì una concorrenza per i nostri negozi. E poi c’è un problema parcheggi in città, perché pochi e con un sistema di pagamento “gratta e sosta” scomodo da usare».
Se anche per il titolare del colorificio di piazza Roma la concorrenza dei grandi distributori è ormai diventata esasperante, nei riguardi dell’amministrazione il parere è totalmente negativo: «L’amministrazione non fa nulla per i commercianti, anzi: chiudendo alle 5 e mezza il centro storico si incentiva unicamente la gente a recarsi nei supermercati di fatto escludendo il centro – ha detto -. I mercatini tipici organizzati in questa piazza e nelle vie limitrofe sono poi un ulteriore concorrenza ai negozi del centro, di cui faremo molto volentieri a meno».