Monza, ‘Adotta un orto’: progetto per bimbi e pazienti in riabilitazione

Piovono orti a Monza. No, non è l’incipit di un romanzo di fantasia bensì il progetto ‘Adotta un orto’ con cui il Lions Club Monza Duomo, in collaborazione con la Scuola di Agraria del parco monzese e con il patrocinio della provincia, del comune e di Coldiretti Monza Brianza, intende sensibilizzare la comunità attraverso diverse categorie coinvolte. Tre le sezioni: ‘Orti nelle scuole’, ‘Orti per la cura’ e ‘Orti per tutti’.
Piovono orti a Monza. No, non è l’incipit di un romanzo di fantasia bensì il progetto ‘Adotta un orto’ con cui il Lions Club Monza Duomo, in collaborazione con la Scuola di Agraria del parco monzese e con il patrocinio della provincia, del comune e di Coldiretti Monza Brianza, intende sensibilizzare la comunità attraverso diverse categorie coinvolte. Tre le sezioni: ‘Orti nelle scuole’, ‘Orti per la cura’ e ‘Orti per tutti’.
Sono sette le scuole primarie che hanno aderito al programma ‘Orti nelle scuole’: Bachelet, Don Milani, Maddalena di Canossa, Padri di Francia, Rubinovich, San Fruttuoso e Volta. «Punteremo sulla cultura dell’alimentazione: un bambino potrà apprezzare i frutti dell’orto da lui direttamente coltivato», spiega Michela Genghini, presidente Lions Club Duomo Monza.
Il service ‘Orti per la cura’ – invece – nasce da una sinergia con il reparto di Fisiatria dell’ospedale San Gerardo di Monza e sarà indirizzato ai pazienti colpiti da ictus o ex comatosi con l’obiettivo di stimolare la riabilitazione attraverso il lavoro e la natura.
Per stessa ammissione del Lions Club è «di più difficile realizzazione il progetto ‘Orti per tutti’, che vorrebbe dar vita a un progetto pilota di orti comunitari per famiglie, sull’impronta di simili esempi sorti a Milano, Roma e Genova. Le implicazioni urbanistiche e burocratiche sono maggiori ma contiamo di avviare presto uno studio di fattibilità e l’iter per l’esecuzione».
Presente all’illustrazione del piano anche Dario Allevi, presidente della provincia brianzola: «Siamo la seconda provincia più urbanizzata d’Italia: occorre fermare il consumo di suolo e restituire un po’ di verde al territorio».
In foto: un momento della presentazione.