Monza: «Troppi cani senza guinzaglio al Parco». Ma il divieto c’è

Il migliore amico dell’uomo è meglio che resti al guinzaglio. Ecco il sunto della mail inviata da un ‘cittadino monzese’ – come da sigla in calce – inoltrata all’amministrazione del capoluogo e alla stampa, che denuncia una certa facilità di ‘sganciamento briglia’ da parte dei padroni dei nostri amici a quattro zampe all’interno del parco.
Il migliore amico dell’uomo è meglio che resti al guinzaglio. Ecco il sunto della mail inviata da un ‘cittadino monzese’ – come da sigla in calce – inoltrata all’amministrazione del capoluogo e alla stampa, che denuncia una certa facilità di ‘sganciamento briglia’ da parte dei padroni dei nostri amici a quattro zampe all’interno del parco.
«Quasi giornalmente mi reco al parco a correre: è sempre più frequente – scrive l’uomo – la presenza di persone che lasciano deliberatamente libero il proprio cane, anche di grossa taglia, senza alcun guinzaglio né museruola incuranti della presenza di bambini, anziani e persone che potrebbero non gradire o avere timore di tali animali».
«Se non mi hanno informato male – conclude – a tal proposito esiste un preciso regolamento che vieta la libera circolazione di cani all’interno del Parco di Monza, senza guinzaglio oppure senza museruola. Mi chiedo perché non venga fatta rispettare tale normativa con l’ applicazione di sanzioni amministrative su quelle persone che non hanno minimo senso civico e rispetto per gli altri utilizzatori del Parco di Monza».
E, in effetti, esiste una norma che vincola all’utilizzo delle ‘redini’ e della museruola. L’articolo 27 del Regolamento del Parco e dei Giardini della Villa Reale, deliberato dal consiglio comunale di Monza nel gennaio del 1981, recita: «Nel Parco i cani potranno accedere tenuti al guinzaglio o liberi, purché muniti di museruola sotto la vigilanza del proprietario che ne risponde direttamente».
Conferma Fabio Berti, direttore amministrazione Parco: «La norma c’è ma nessuno la rispetta. E ora i controlli sono diminuiti, abbiamo solo 2 Gev per 700 ettari di superficie. Una volta giravo con le fotocopie del regolamento e le distribuivo agli utenti, ma presto mi sono reso conto che la battaglia era persa in partenza».
E parere autorevole è quello di Alessandro Salvati, veterinario di Desio, che raggiunto telefonicamente commenta: «I cani andrebbero sempre tenuti al guinzaglio in aree urbane, per la tutela dell’animale stesso e delle altre persone, anche la museruola dovrebbe fare parte del ‘bagaglio sicurezza’ del buon padrone, da usarsi all’occorrenza. Occorrono, invece, più aree riservate ai cani, dove gli animali possano essere lasciati liberi di giocare, correre e divertirsi. Giusto il guinzaglio all’interno del Parco? Certamente sì».
E voi? Cosa ne pensate? Le aree cani sono sufficienti in Brianza? Anche voi siete tentati di lasciare libero il vostro Fido al Parco? Commentate di seguito o scriveteci a online@mbnews.it