Monza, sul trasferimento dei Servizi sociali esplode la polemica Pd – Pdl

Servizi sociali nell’occhio del ciclone. Da mesi l’amministrazione comunale sta pianificando il trasferimento degli uffici di via Appiani in una sede alternativa più adeguata. La scorsa settimana la giunta, nonostante qualche malumore interno, ha approvato una delibera di indirizzo che indica come soluzione alcuni locali in via Stucchi, davanti allo stadio Brianteo, per una spesa complessiva di 300 mila euro.
Servizi sociali nell’occhio del ciclone. Da mesi l’amministrazione comunale sta pianificando il trasferimento degli uffici di via Appiani in una sede alternativa più adeguata. La scorsa settimana la giunta, nonostante qualche malumore interno, ha approvato una delibera di indirizzo che indica come soluzione alcuni locali in via Stucchi, davanti allo stadio Brianteo, per una spesa complessiva di 300 mila euro.
La delibera, però, ha scatenato la reazione polemica del Pd che attraverso il suo capogruppo in Consiglio, Roberto Scanagatti, ha accusato l’esecutivo cittadino di sprecare soldi pubblici. Il trasferimento dei Servizi sociali si è reso necessario per offrir agli oltre 200 dipendenti e alle miglia di utenti che ogni giorno affollano i corridoi una sede adeguata, facilmente accessibile e dotata di ampio parcheggio. Tuttavia, secondo Scanagatti, gli svantaggi di questo trasloco sono di gran lunga superiori ai vantaggi. «La somma stanziata è enorme – ha commentato -, soprattutto se rapportata a un periodo di crisi come quello che stiamo vivendo in questi giorni e se si pensa che l’amministrazione ha appena acquistato per cinque milioni di euro una palazzina in via Giuliani che è assolutamente vuota».
Insomma, un vero e proprio spreco. Anche se in giunta la pensano in maniera diametralmente opposta visto e considerato che la delibera ha ricevuto il via libera. Piefranco Maffé, assessore ai Servizi sociali, prova a smorzare i toni e a spiegare i perché di questa scelta. «Intanto dobbiamo ancora verificare se gli spazi sono effettivamente idonei a ospitare i Servizi sociali – ha aggiunto – e poi dobbiamo anche pensare a come rendere questa zona più accessibile».
In altre parole, il trasferimento, prima di ricevere il benestare definitivo, attende che siano effettuati alcuni lavori di ristrutturazione sul cui costo però Comune e proprietà dell’immobile (Sangalli) non avrebbero ancora raggiunto un accordo. «Poi – ha concluso Maffè -, il punto è che in via Appiani non è più possibile rimanere perché la sede ha bisogno di un profondo lavoro di ristrutturazione».