Natale in Brianza: cenone o pranzone? Come si festeggia dalle nostre parti?

20 dicembre 2011 | 22:00
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Natale in Brianza: cenone o pranzone? Come si festeggia dalle nostre parti?

‘Mo vene Natale e nun tengo denare. Quantomai attuale il testo di Renato Carosone, una fotografia piuttosto nitida del Natale che – nonostante l’arcinota congiuntura economica negativa, il cambio di governo e la manovra Monti – bussa alle porte degli italiani. Del resto, si sa, il Natale quando arriva arriva e – quando arriva – fa da sempre rima con rimpinzate e banchetti reali, carne e pesce, pandoro e panettone, frutta secca e litchi.

‘Mo vene Natale e nun tengo denare. Quantomai attuale il testo di Renato Carosone, una fotografia piuttosto nitida del Natale che – nonostante l’arcinota congiuntura economica negativa, il cambio di governo e la manovra Monti – bussa alle porte degli italiani. Del resto, si sa, il Natale quando arriva arriva e – quando arriva – fa da sempre rima con rimpinzate e banchetti reali, carne e pesce, pandoro e panettone, frutta secca e litchi.

La crisi ridimensionerà le tavole del bel paese ma – ai più – da mangiare non mancherà. Resta da capire quando i brianzoli lo festeggeranno. Già, il dubbio è: cena della vigilia o pranzo di Natale?L’usanza tipicamente meridionale del pesce serale e del count down direzione mezzanotte o gli antipasti, i brodi e i grandi bolliti brianzoli dopo la messa mattutina e natalizia? O – per chi può – micidiale doppietta che la prova costume è lontanuccia? Insomma, brianzoli: quando e come festeggerete il Natale? Tressette o tombola? Mercante in fiera o giochi in scatola? Gozzovigli casalinghi o incursioni al ristorante?  

Commentate qua sotto, raccontaci il vostro menu e le vostre tradizioni familiari o scriveteci a online@mbnews.it e… buon Natale!