Neonato abbandonato: due versioni diverse per una storia ancora misteriosa

15 dicembre 2011 | 22:08
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Neonato abbandonato: due versioni diverse per una storia ancora misteriosa

ospedale-vimercate-repartoAleggiano ancora molti dubbi sul caso del neonato portato presso l’ospedale di Vimercate ieri sera. Anche perchè le versioni date dalla donna, che ha di fatto portato il piccolo al nosocomio non combaciano: se ai medici dell’ospedale la donna ha dichiarato di essere la vicina di casa della partoriente, che volendo rimanere nell’anonimato ha affidato a lei il bebè, ai carabinieri invece ha confessato di aver preso in affidamento il bambino per strada da una sconosciuta.

ospedale-vimercate-repartoAleggiano ancora molti dubbi sul caso del neonato portato presso l’ospedale di Vimercate ieri sera. Anche perchè le versioni date dalla donna, che ha di fatto portato il piccolo al nosocomio non combaciano: se ai medici dell’ospedale la donna ha dichiarato di essere la vicina di casa della partoriente, che volendo rimanere nell’anonimato ha affidato a lei il bebè, ai carabinieri invece ha confessato di aver preso in affidamento il bambino per strada da una sconosciuta.

La notizia migliore in tutta questa vicenda intricata è che il bambino nato molto verosimilmente ieri pomeriggio è in buone condizioni: come fanno sapere dalla direzione sanitaria, pesa 3 chili e mezzo, è alto 48 centimetri, ed ora si trova in una culla nel reparto di patologia neonatale. A breve riceverà anche un nome.

carabinieri-ospedale«Non si capisce se il bambino sia nato in casa o in qualche altra struttura, possiamo solo dire che era in buone condizioni ed aveva ancora la placenta – afferma Patrizia Calzi, responsabile del reparto di neonatologia – dai primi accertamenti possiamo affermare che è in buona salute e che sicuramente è stato portato presso la nostra struttura poche ore dopo il parto e qui ha trovato la sua prima famiglia.»

Gli accertamenti da parte dell’arma sono tutt’ora in atto: anche perchè le ipotesi sul vero svolgimento dei fatti possono essere molte. Tenendo buona la versione della madre che ha voluto rimanere anonima, possibile grazie ad una legge del 2000, ci si chiede perchè la stessa madre non si sia presentata ma abbia delegato un’altra persona pur avendo la garanzia di mantenere l’anonimato. Il primo pensiero va sicuramente ad una donna clandestina, che per paura di essere denunciata, ha lasciato il bimbo ad un’amica fidata. Ma perchè avendo dichiarato di trovarsi a Monza ha portato il neonato fino all’ospedale di Vimercate e non al San Gerardo? E se invece la versione data ai carabinieri fosse vera, ci si chiede se una donna poco tempo dopo aver partorito abbia le forze per recarsi fino in strada e lasciare il bambino ad una sconosciuta. Le ipotesi sono infinite e probabilmente le indagini dei carabinieri porteranno ad una verità.