Besanino, treni nuovi ma restano i ritardi. Il comitato pendolari fa il punto

È tempo di bilanci per la linea ferroviaria Milano-Monza-Molteno-Lecco, ovvero quella del Besanino. Da settembre 2011 sono stati messi in servizio 11 nuovi treni, GTW- Stadler per un investimento di 65 milioni di euro da parte di regione Lombardia, ma i ritardi non sono diminuiti, ecco qualche dato fornito da Trenord, che gestisce la linea.
È tempo di bilanci per la linea ferroviaria Milano-Monza-Molteno-Lecco, ovvero quella del Besanino. Da settembre 2011 sono stati messi in servizio 11 nuovi treni, GTW- Stadler per un investimento di 65 milioni di euro da parte di regione Lombardia, ma i ritardi non sono diminuiti, ecco qualche dato fornito da Trenord, che gestisce la linea.
Negli ultimi tre mesi, su un servizio che offre oltre mille corse al mese, oltre l’83% dei treni è arrivato entro 5 minuti di ritardo e oltre 92% è arrivato entro dieci minuti.
«Sembra poco un ritardo di dieci minuti, però se si considera che non è un treno a lunga percorrenza e che per esempio da Besana a Milano Porta Garibaldi il treno impiega già un’ora, allora dieci minuti di ritardo sono una seccatura per i pendolari che si devono recare al lavoro o a scuola» – racconta Francesca che tutti i giorni si reca nel capoluogo lombardo per lavoro.
Trenord fa sapere che i ritardi non diminuiscono, anche con la sostituzione dei treni, perchè è un problema dell’intero sistema e della manutenzione della linea.
Dettagli li fornisce anche il presidente del comitato pendolari di Besana, Alberto Viganò, che commenta: «Una parte dei ritardi, ottobre-dicembre, è imputabile a guasti ai passaggi a livello, in particolare sulla tratta Monza -Milano porta Garibaldi, per problemi alle apparecchiature di controllo, tutto imputabile a RFI (Rete ferroviaria italiana)». (GUARDA IL GRAFICO CON I RITARDI pubblicato sul sito del comitato).
I nuovi convogli, sempre secondo il comitato, funzionano bene, ma il rodaggio iniziale ha comportato ritardi: «I nuovi treni non si sono “guastati” ma la tecnologia sofisticata dei nuovi GTW ha richiesto alcuni interventi di messa a punto e lo stesso personale ha dovuto imparare a gestire le nuove procedure su alcuni punti della linea, soprattutto nelle stazioni di incrocio (Oggiono Triuggio). Abbiamo comunque beneficiato del bel tempo e questo a ridotto possibili criticità in questa prima fase».
Dai primi dati di gennaio la situazione sembra andare meglio: «Stiamo registrando un netto miglioramento dei tempi di percorrenza con un alto indice di puntualità, segno che sono stati fatti degli interventi. L’utenza si aspettava una riduzione dei tempi di percorrenza grazie ai nuovi treni ma al momento l’infrastruttura è ancora debole, sono necessari ulteriori interventi ma RFI al momento prevede solo l’allungamento di 2 marciapiedi in 2 stazioni e sempre nel 2012 verrà attivato il controllo centralizzato del traffico. Resta il fatto che i nuovi GTW comunque permettono migliori recuperi nel caso di di partenze ritardate dai capolinea di Garibaldi e Lecco, ma è un peccato costringerli a viaggiare su una linea che non gli permette di dare il 100% delle loro prestazioni. Noi abbiamo anche proposto – continua Viganò – la riattivazione del doppio binario a Biassono, per un ulteriore incrocio strategico, ma Rfi è stata irremovibile».
Altro disagio in arrivo, fa notare il comitato, è Pedemontana che per il 2013 prevede la chiusura per alcuni mesi della nostra linea. I servizi alternativi sono ancora da pianificare e organizzare, ma il comitato non intende perdersi d’animo e a breve chiederà un confronto a Trenord e Rfi.